Caccia al tesoro

Dal 3 aprile i Campionati Mondiali Cadetti e Giovani. 42 gli azzurri impegnati. Ecco le carte per le medaglie.

 

Ferma la Coppa del Mondo assoluta, che si prende una pausa di circa un mese prima di ripartire verso la seconda parte della stagione, il palcoscenico è ora tutto per i ragazzi delle categorie Cadetti (Under 17) e Giovani (Under 20), che dal prossimo 3 aprile saranno impegnati a Plovdiv nell’edizione 2014 dei Campionati del Mondo di categoria. La delegazione italiana, che sarà composta in totale da 42 atleti, riparte dalle quindici medaglie complessive conquistate l’anno scorso a Porec, in Croazia: 5 ori, 3 argenti e 7 bronzi. Ora gli azzurrini e i loro coetanei da tutto il mondo fanno rotta verso la Bulgaria, per 9 giorni di assalti che mettono in palio il mondo.

Ma chi sono, fra i nostri atleti, quelli che potrebbero tornare a casa con una medaglia da Plovdiv? Partendo dalla categoria Under 20, in rampa di lancio ci sono fiorettiste e fiorettisti. Camilla Mancini è la campionessa uscente, e al suo ultimo anno nella categoria vuole lasciare il segno ancora una volta. Così come Francesca Palumbo, terza a Porec e anche lei all’ultimo giro di giostra fre le giovani, e Erica Cipressa. La figlia del ct della nazionale, non ancora diciottenne, ha già fatto vedere ottimi numeri in Coppa del Mondo tanto a livello Under 20 quanto a livello assoluto: nell’ultima prova di Torino è infatti entrata nelle prime trentadue. E, parola di papà Andrea, avrebbe potuto fare ancora di più se avesse avuto quel filo di malizia che si può acquisire solo con l’esperienza. In campo maschile, la stagione di Coppa del Mondo Under di ci ha consegnato un Francesco Ingargiola in grande spolvero: due vittorie e un podio per lo jesino, che  ha ben figurato anche alla sua prima apparizione assoluta in Coppa del Mondo senior a Venezia, dove ha chiuso ventesimo. Ma non sono da tenere in minor conto i suoi compagni di squadra Damiano Rosatelli e Tommaso Ciuti.  Guai però a dare per scontata la vittoria italiana: come la Coppa del Mondo senior ci insegna, soprattutto a livello maschile, il livello della concorrenza si sta notevolmente alzando: basti pensare ad esempio ad Alexander Choupenitch, il ventenne ceco livornese adottivo, che ha già messo a segno due podi stagionali proprio a livello assoluto. E che proprio a Plovdiv andrà alla caccia dell’oro mondiale dopo il bornzo di Porec l’anno scorso e l’oro europeo di Gerusalemme.

Spostandoci alla sciabola, anche qui le potenziali carte per una medaglia sono tante: fra le ragazze, Martina Criscio ha conquistato il bronzo l’anno passato a Porec, mentre tanto Flaminia Prearo quanto Sofia Ciaraglia sono reduce dalle medaglie, anch’esse di bronzo, conquistate al recente Campionato Europeo di Gerusalemme. A completare un quartetto che ha fatto bene tanto in Coppa del Mondo quanto a Gerusalemme – dove ha conquistato il titolo continentale – c’è Camilla Fondi. In campo maschile l’Italia può puntare forte su Luca Curatoli (fresco di titolo Europeo a Gerusalemme), Leonardo Affede e Francesco D’Armiento. Un campano, un romano e un foggiano pronti a partire alla conquista de Mondo: a Porec a salire sul podio fu proprio D’Armiento, terzo a fine gara.  Anche qui la concorrenza non manca e non va sottovalutata, soprattutto la sempre florida scuola dell’Est europa e le nuove, rampanti, nazioni asiatiche.

Nella spada sono soprattutto due i nomi da segnare sul taccuino: Alberta Santuccio e Gabriele Cimini. Partiamo proprio dalla catanese, che a Barcellona ha stupito tutti e ha conquistato il primo podio in carriera a livello assoluto alla sua seconda uscita “fra le grandi”: Alberta è la carta più importante nel mazzo azzurro, che può contare anche su Roberta Marzani, un’altra in grado di poter salire sul podio, come ah dimostrato a Gerusalemme dove ha conquistato l’argento. Gabriele Cimini è reduce da un’ottima stagione di Coppa del Mondo contraddistinta da due podi e una vittoria. A Gerusalemme si è fermato a un passo dal podio, Plovdiv potrebbe essere il posto giusto per fare quell’ulteriore piccolo passo.

Nelle prove per quartetti l’Italia ha tutte le carte in regola per salire sul podio in qualsiasi gara: a Porec fu trionfo nel fioretto (due ori) e nella spada maschile (con Marco Fichera, Andrea Santarelli, Simone Esposito e Gabriele Cimini), mentre arrivarono anche i bronzi della spada femminile (con una fenomenale ultima frazione di Alberta Santuccio nella finalina contro gli Usa, dove inflisse un perentorio 20-7 all’avversaria) e della sciabola maschile. L’unico quartetto a non andare a medaglia fu quello delle sciabolatrici, ma Martina Criscio, Sofia Ciaraglia e Flaminia Prearo – coadiuvate da Camilla Fondi – hanno tutte le carte in regola per riuscire nell’impresa, sull’onda dell’entusiasmo dell’oro continentale preso a Gerusalemme.

Capitolo cadetti: a Gerusalemme sono arrivate nove medaglie, equamente distribuite con  tre ori (Federico Riccardi nella sciabola, fioretto e sciabola maschile a squadre), tre argenti (Alessandra Bozza nella spada, spada maschile e femminile a squadre) e tre bronzi (Federico Vismara e Federica Isola nella spada e fioretto femminile a squadre). Si riaprtirà da questi, per provare a confermare o, perchè no, a fare meglio.

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma
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