Si riparte da qui (donne)

La prima parte di stagione al femminile. Dominio Italia nel fioretto. Kharlan regina di sciabola. Cinque vincitrici nella spada.

 

La meritata pausa sta per terminare. E così, chiusa la parentesi iridata dedicata a Cadetti e Giovani, la Coppa del Mondo senior è pronta a rimettersi in moto. Una manciata di gare e poi ci si tuffa nelle competizioni continentali e, soprattutto, nel rendez-vous finale di Kazan. ma prima facciamo un breve riepilogo di quanto accaduto in questa prima parte di stagione, soffermandoci in questo articolo sulla stagione al femminile.

Fioretto – Un dominio pressoché assoluto per l’Italia. Se infatti si fa eccezione per la vittoria di Inna Deriglazova a Torino, le restanti gare di fioretto femminile hanno avuto una sola costante. Ovvero l’Inno di Mameli a fine giornata. Direttrici d’orchestra sono state Arianna Errigo (a Danzica e a San Pietroburgo), Valentina Cipriani (vincitrice a Budapest, capolista di una splendida tripletta azzurra completata da Alice Volpi e Arianna Errigo) e Martina Batini che ha firmato il trionfo di Tauber. Ma questa prima parta di stagione ha anche messo in mostra la buona vena di Elisa Di Francisca, in tre occasioni approdata alla finalissima e altrettante volte fermata sul più bello. Più complicata invece, perlomeno a livello individuale, la stagione di Carolina Erba, mentre Valentina Vezzali ha rimesso a Torino la testa fra le prime otto in Coppa del Mondo, ma soprattutto ha fatto vedere la grinta e la classe dei bei tempi. Tanti sorrisi quindi in casa Italia, ma  anche il grande rammarico per l’amaro finale della favola di Margherita Granbassi, passata dalla gioia per il rientro al dramma per l’ennesimo infortunio della sua carriera, l’ultimo. Perchè Ghita ha poi deciso di dire basta.

Naturalmente il ranking non può rispecchiare l’andamento della stagione: comanda Arianna Errigo con 242 punti, segue Elisa di Francisca con 211, mentre il terzo, il quarto e quinto posto sono occupati rispettivamente da Inna Deriglazova (198), Carolin Golubytskyi (192) e Nzingha Prescod (164). Fra le prime sedici ci sono anche Carolina Erba –  nona – e soprattutto Valentina Vezzali, che completa così la sua rincorsa alla zona che esenta dalle qualificazioni centrando il sedicesimo posto. Italia che comanda anche in ranking a squadre (448 punti), avendo sin qui vinto tutte le gare in programma, seguono Francia (338) e Russia (312).

Sciabola – Nel segno di Olga Kharlan. E non poteva essere diversamente, visto che la fuoriclasse ucraina ha vinto le prime tre prove in fila e ha centrato un secondo posto a Bolzano. L’unica battuta a vuoto è stata nella strana gara di Antalya, dove tutte le big sono uscite precocemente, vittima di dei della scherma quel giorno particolarmente burloni. Mentre lo 0 in casella a Mosca è frutto del boicottaggio messo in atto dalla squadra ucraina che, in seguito ai gravi fatti accaduti il giorno prima in Crimea, ha disertato la gara in casa del nemico. Un triste intreccio fra politica e sport che ha fatto passare in secondo piano la vittoria di Ekaterina Dyachenko. La russa si va così ad aggiungere a Mariel Zagunis – vincitrice per il secondo anno di fila della tappa italiana dopo l’affermazione dell’anno passato a Bologna – e Cecilia Berder – bravissima a spuntarla nella gara di Antalya – nel novero delle vincitrici stagionali, oltre naturalmente alla già citata Kharlan.  I sorrisi azzurri arrivano da Rossella Gregorio – due podi per lei a Bolzano e ad Antalya – oltre che dal quartetto, capace di arrivare per ben tre volte a giocarsi la vittoria finale. Il ritorno in squadra della veterana Ilaria Bianco sembra aver dato la giusta alchimia a un team che può contare sul talento assoluto di Irene Vecchi e su due giovani fortissime come la già citata Rossella Gregorio e Martina Petraglia.

Il ranking vede al comando Olga Kharlan (280 punti) seguita da Mariel Zagunis (231) e dalla campionessa olimpica, la coreana Jiyeon Kim (219). A completare la top five ci sono la russa Ekaterina Dyachenko (215) e la greca Vassiliki Vougiouka (167). La prima delle azzurre è Irene Vecchi (sesta con 143 punti), che al momento è anche l’unica fra le nostre atlete ad essere presente fra le prime 16 al mondo. Nel ranking per suqadre, comanda invece la Russia (388 punti), davanti a Ucraina (356) e Stati Uniti (344), mentre l’Italia (304) è al quarto posto.

Spada – Come sempre la spada si rivela l’arma più impronosticabile e dai risultati più vari. CInque gare, cinque vincitrici diverse: una serie aperta a Doha dalla svizzera Tiffany Geroudet e chiusa a Barcellona dalla magiara Emese Szasz. In mezzo, le firme di Ana Maria Branza (a Budapest), Violetta Kolobova (Lipsia) e Anqi Xu (St. Maur). Così come sono tantissime le ragazze che hanno calcato il podio, fra cui le nostre Rossella Fiamingo (terza a Budapest e seconda a St. Maur) e Alberta Santuccio, terza a Barcellona alla sua seconda gara fra le “grandi”. Lei, non ancora ventenne, sul podio dopo aver battuto – fra le altre- anche una campionessa del calibro di Lyubov Shutova ai quarti di finale.

Ana Maria Branza continua a essere la leder della classifica generale di Coppa del Mondo con 252 punti. Seguono Emese Szasz (206) e Anna Sivkova (161), con la top five che si completa con la campionessa del Mondo di Budapest 2013 Julia Beljaljeva (137) e con la cinese Anqi Xu (129). Unica azzurra presente fra le prime sedici è Rossella Fiamingo, che occupa al momento la sesta posizione con 126 punti. Nella classifica per quartetti, Cina davanti a tutti con 356 punti, seguita da Russia 8346) e Romania (308), mentre l’Italia è all’ottavo posto con 224 punti.

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma
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