Profetesse in patria

Doppietta cinese a Xuzhou. Podio per Heidemann e Candassamy. Tutte le azzurre fuori al primo turno.

 

I latini lo dicevano, nemo propheta in patria. Due secoli dopo e a qualche migliaio di chilometri distanza dalla Città Eterna, Sun Jiwen ed Anqi Xu hanno smentito uno dei più citati proverbi in latino. A Xuzhou è infatti doppietta cinese, con le due atlete più accreditate a sbancare il Grand Prix. Sul podio con loro salgono Britta Hiedemann, tedesca che con la Cina ha un rapporto viscerale, e la giovane francese Marie- Florence Candassamy, al primo podio in carriera. Questo è il verdetto della gara che si è svolta nella notte/prima mattina in Italia. Una gara strana, che ha coronato la sesta vincitrice stagionale in altrettante gare, segnata da assenze importanti – Anna Sivkova ed Emese Szasz su tutte – e da uscite precoci di moltissime protagoniste attese. La gara di Ana Maria Branza dura giusto il tempo di apssare il primo assalto, prima di cadere 15-12 sotto la lama di Lauren Rembi. Stessa sorte per la campionessa del Mondo Julia Beljaljeva.

Purtroppo la più grossa delusione di giornata arriva dalle spadiste azzurre: sulle sei in gara, nessuna ha passato il primo turno. Rossella Fiamingo viene beffata dalla russa Olga Kochneva (11-10), così come è russa l’avversaria che ha stoppato la corsa di Mara Navarria, ovvero Tatyana Logunova, vincitrice per 15-9. Trappola cinese invece tanto per Francesca Quondamcarlo (beffata all’ultima stoccata dalla Hao) quanto per Camilla Batini, battuta 10-9 dalla vincitrice Anqi Xu. Niente da fare anche per la rientrante Bianca Del Carretto battuta 12-9 dalla coreana Choi, e per Brenda Birasco, sconfitta dall’americana Van Brummen.

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma
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