Dolce casa Sicilia

Pizzo campione nella spada maschile. Fioretto maschile ad Andrea Baldini. Ad Irene Vecchi la sciabola femminile.

 

La magia della Sicilia, che come per diritto divino richiama sempre a sè i propri abitanti – parola di Manlio Sgalambro  – arma per incanto la spada di Paolo Pizzo e lo conduce a una bellissima vittoria nel campionato italiano ad Acireale. E pensare che fino all’ultimo Paolo non sapeva nemmeno se ci avrebbe preso parte alla gara. Una wild card federale l’ha reso il quarantunesimo concorrente, tutto il resto ce lo ha messo lui, con il consueto mix di cuore e grinta. Per una dedica tutta speciale da fare a sua nonna, scomparsa due settimane fa.

L’aviere catanese, ormai romano d’adozione, quando sente profumo della sua terra natìa, diventa imbattibile. Nel 2011 la meravigliosa cavalcata iridata a Catania, oggi il secondo scudetto tricolore, arrivato al termine di un assalto vinto contro Roberto Bertinetti (15-13). Un’altra storia bellissima, quella del ventiseienne piemontese discendente di famiglia di schermidori (il nome Bertinetti circola sulle pedane italiane e internazionali fin da metà ottocento, quando a tenere alto il nome di famiglia era il bisnonno Marcello, seguito poi da Franco e Marcello Cito), che di certo non godeva dei favori del pronostico ma che assalto dopo assalto si è andato a prendere una bella medaglia d’argento.Togliendosi anche la soddisfazione – prima di contendere a Pizzo il titolo tricolore – di battere in semifinale Gabriele Bino, che si è dovuto accontentare così del metallo meno prezioso. Bronzo per un altro figlio della Sicilia, Enrico Garozzo, sconfitto 15-7 in semifinale nel derby con Paolo Pizzo.

La giornata odierna ha raccontato anche una doppietta tutta livornese fra sciabola femminile e fioretto maschile: da una parte la prima volta di Irene Vecchi, dall’altra il secondo centro di Andrea Baldini. Incredibile pensare che un talento del calibro di Irene non avesse mai vinto prima d’ora il titolo tricolore, maturato invece oggi al termine di una palpitante finale punto a punto contro Rossella Gregorio, risolta dalla livornese solo all’ultima stoccata. Il podio è stato completato da Martina Petraglia e Ilaria Bianco: in pratica il quartetto che ha disputato l’appena chiusa stagione di Coppa del Mondo. Per la gioia di Giovanni Sirovich, che vede sempre più premiate le proprie scelte.

Da ultimo il fioretto: un Andrea Baldini extra lusso batte Giorgio Avola (15-12), negandogli la gioia del titolo in casa. Terzo posto per Alessio Foconi e Lorenzo Nista. Il campione uscente ha ceduto al livornese dell’Aeronautica Militare, mentre per Lorenzo Nista il cammino è terminato al cospetto di Giorgio Avola. La finalissima è stata combattuta ed emozionante, con i due – che si allenano assieme a Livorno e si conoscono alla perfezione – a ribattere colpo su colpo alle iniziative dell’avversario. Fino alla zampata finale del Baldo, che va così sul gradino più alto del podio e mette la sua seconda firma all’albo d’oro tricolore. Niente da fare per l’enfant du pays Daniele Garozzo: il suo cammino si è fermato ai quarti, ma l’intero PalaVolcan – accorso per tifare lui e il fratello Enrico – gli ha comunque tributato un fragoroso applauso.

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

 

 

 

 
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