Lo zar del fioretto

Alexei Cheremisinov vince l’oro nel fioretto maschile. Battuto il cinese Ma. Azzurri lontani dal podio.

 

C’è una Russia che sorride nella Kazan oggi diventata terra di conquista del Dream Team italiano al femminile. È quella impersonificata in Alexei Cheremisinov, che risolleva il sempre caloroso e chiassoso pubblico dell’Academy of Tennis di Kazan. La gioia russa è anche il viso giovane di Timur Safin, diciannovenne di belle speranze, bronzo dopo aver perso all’ultima stoccata dal cinese Jianfei Ma, alla fine medaglia d’argento. Sul podio ci sale anche Enzo Lefort, la nouvelle vague francese, che ragala ai cugini d’Oltralpe la prima medaglia qui a Kazan.

Già, le medaglie. Con le due di oggi, sono sei quelle conquistate dai padroni di casa, che prendono il largo nel medagliere. Zero quelle arrivate invece dall’Italia nella gara di oggi, in una giornata davvero deludente sotto l’aspetto della recita da parte di alcuni protagonisti attesi. A partire da Andrea Baldini e Valerio Aspromonte, quest’ultimo bronzo l’anno passato a Budapest. Entrambi gli azzurri oggi hanno terminato la loro corsa già al primo assalto, respinti rispettivamente dall’israeliano Tomer Or (15-10) e dal bielorusso Siarhei Byk (15-14). Andrea Cassarà, dopo aver passato non senza brivido il messicano Beltran, esce sconfitto dal successivo assalto contro il coreano Minkyu Kim. Peccato davvero per il fiorettista bresciano, che dopo aver terminato il primo periodo in vantaggio per 13-10, ha subito in soli venti secondi cinque stoccate.

Il migliore dei nostri è Giorgio Avola. Il siciliano si spinge fino agli ottavi di finale, dove viene sconfitto da Jianfei Ma per 15-7. Niente oro per il cinese, che si consola con la vittoria della Coppa del Mondo, meritato premio per una stagione che lo ha visto imporsi in due occasioni. Nel giorno in cui si sono presto ammainate le bandiere dell’iridato 2013 Miles Chamley Watson – nettamente battuto per 15-7 dal tedesco Sebastian Bachmann ai sedicesimi di finale – e di Peter Joppich.

Festeggia la Russia, festeggia Stefano Cerioni -alla sua prima medaglia d’oro mondiale – mentre l’Italia si lecca le ferite e prepara la propria riscossa nella gara a squadre di martedì prossimo. C’è un titolo da difendere, ma c’è soprattutto una superiorità da riaffermare. Un bel risultato nella tana del “nemico” potrebbe essere il miglior modo per gridare al Mondo che l’Italfioretto al maschile c’è ancora.

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

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