Le voci da Jesi

I primi commenti al rogo al Club Scherma Jesi della notte scorsa.

 

L’incendio di origine dolosa che ha danneggiato gravemente parte delle strutture e soprattutto la memoria storica del Club Scherma Jesi “Enzo Triccoli” riporta alla mente il Dream Team del fioretto femminile azzurro, che per la sua parte preponderante si è formato proprio sulle pedane marchigiane. Queste le prime reazioni di alcune delle campionesse di ieri e di oggi, nonché del Presidente del Club Scherma Jesi Alberto Proietti Mosca, alla notizia del rogo della notte scorsa.

Da Twitter le parole a caldo di Elisa Di Francisca: «Il mio Club Scherma Jesi oltraggiato, bruciato dai vandali. Non ho parole davvero, solo tanto dolore nel cuore. Vedo nero come la cenere di queste foto…» accompagnate da alcune immagini dei danni causati dal rogo. Un tweet anche per Valentina Vezzali: «Sono terribilmente addolorata per quanto accaduto proprio al “mio” Palascherma di Jesi».

Pianeta Scherma ha contattato Giovanna Trillini, ex campionessa del Dream Team e oggi maestra a Jesi, che ha commentato così la vicenda: «Ricevere una notizia come questa è una cosa che fa molto male, soprattutto dopo il grande orgoglio provato da tutti quanti noi allievi del Club per il Collare d’Oro ricevuto dal Coni. Nella disgrazia fortunatamente almeno la palestra sarà resa ancora agibile, sappiamo che ci vorrà ancora un po’ di tempo ma speriamo che sia il prima possibile. Detto ciò, gesti come questo sono davvero indice di basso livello».

Abbiamo contatta anche il presidente del Club Alberto Proietti Mosca: «È stato colpito un santuario dello sport italiano. Per noi il danno è inestimabile non tanto per l’aspetto materiale, quanto perché con il rogo dell’archivio di stampe, fotografie e atti amministrativi è andata a fuoco la memoria storica del Club Scherma Jesi, e questo nessuno potrà mai più ricostruirlo! Da quello che possiamo pensare l’obiettivo dei malviventi era il Collare d’Oro che abbiamo appena ricevuto dal Coni e che avevamo festeggiato pochi giorni fa alla presenza delle autorità insieme con l’inaugurazione del nuovo impianto a Led per le palestre. Forse la notizia ha avuto talmente tanta risonanza che qualcuno pensava di poterlo usare per ricavarci dei soldi. Il fatto che abbiano poi dato fuoco all’archivio probabilmente sembra soltanto un segno di ripicca, ma come ripeto per noi è un danno incalcolabile».

Fotografia di Daniele Crognaletti

Twitter: MattiaBoretti

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