Under 20, il punto sulla CdM

Da metà gennaio si entra nella seconda parte della stagione. Ecco cosa accaduto sino a questo punto. Molto bene l’Italia.

 

Ancora pochi giorni, per smaltire le feste e preparare gli ultimi dettagli: poi, dal prossimo week-end sarà di nuovo tempo di Coppa del Mondo per gli schermidori del circuito Under 20. C’è una seconda parte di stagione ancora da disputare, quella che plana sulle sfide continentali e Mondiali. Quelle decisive per determinare i vincitori della Coppa del Mondo di ogni singola arma. In attesa che le pedane tornino a popolarsi e a ospitare le gare, facciamo un passo indietro per vedere quanto accaduto sino ad ora, con particolare occhio sulle – ottime. more solito – prestazioni degli azzurri. Ma anche per vedere come si presentano i ranking.

Come dicevamo, l’Italia può sorridere in tutte e sei le armi: nella spada femminile c’è una super Roberta Marzani, che dopo essersi presa la Coppa alla sua prima stagione in categoria Under 20, in quella nuova è partita subito forte, piazzando pronti via la zampata vincente all’esordio a Budapest. Per la bergamasca anche il podio di Laupheim, dove è giunta a pari merito con Nicol Foietta. Proprio la pistoiese – vittoriosa ad helsinki – è, assieme ad Alice Clerici, uno dei pilastri di una squadra che ha messo a referto anche il podio di Isabella Signani.

erica cipressaGode di ottima salute, e non poteva essere altrimenti, anche il fioretto al femminile: salutate Camilla Mancini e Francesca Palumbo, che hanno spiccato le ali verso la scherma “delle grandi”, il vivaio azzurro si coccola “campioncine” del calibro di Erica Cipressa (foto Augusto Bizzi), Camilla Rivano, Matilde Biagiotti, Elena Tangherlini, Elisabetta Bianchin e Beatrice Argenti. Solo per fare alcuni esempi. Vittorie (Cipressa nell’ultimo appuntamento a Lione, Rivano a Bochum), podi in gran quantità e un costante piazzamento fra le prime otto della classifica finale in tutte le prove sin qui disputate: l’attestazione che sulle proprio fiorettiste, l’Italia potrà sempre contare, ora come negli anni a venire.

Le tre gare sin qui disputate, han portato in dote all’italsciabola il solo podio di Sofia Ciaraglia, seconda e beffata all’ultima stoccata da Sage Palmedo a Dormagen. Salite di categoria Martina Criscio e Camilla Fondi, la squadra azzurra riparte dalle Rebecca Gargano, Michela Battiston, Eloisa Passaro e Flaminia Prearo, quest’ultima già presente da ormai quattro stagioni nel circuito junior. Ultimi scampoli di categoria invece per Sofia Ciaraglia e Chiara Mormile: quota 20 si avvicina, così come il salto definitivo nel circuito maggiore, peraltro d aentrambe già assaggiato in più di un’occasione.

Ottime notizie anche dal fronte maschile: nel fioretto le garanzie si chiamano Francesco Ingargiola – titolare della Coppa del Mondo – Damiano Rosatelli e Tommaso Ciuti (foto Augusto Bizzi), senza dimenticare Lorenzo Francella e Guillaume Bianchi: per lui un podio nella gara di Bratislava, mentre a fari rsionare l’inno di Mameli ci ha pensato a Barcellona Damiano Rosatelli, trionfando in una finale tutta italiana contro Francesco Ingargiola.

Spostandoci alla sciabola, la squadra azzurra non sembra aver risentito del salto di categoria effettuato dalle generazione d’oro dei Luca Curatoli, Leonardo Affede e Francesco D’Armiento. Adesso ci sono Marco Lecci, Iacopo Rinaldi, Francesco Bonsanto – il quarto della squadra campione di tutto la passata stagione – ma anche Eugenio Castello, Leonardo Dreossi e Dario Cavaliere. La tripletta di Cancun (con  Castello vincitore su Lecci e Bonsanto terzo) è stato il momento clou di una parte di stagione in cui la sciabola azzurra ha comunque dimostrato di essere ancora sul pezzo, e che i nuovi innesti sono in grado di non far rimpiangere elementi che han vinto tutto quello che si poteva vincere.

Chiudiamo la nostra disamina con la spada: Federico Vismara ed Enrico Bergamini han piazzato l’uno due in Grecia, che di fatto è stato l’unico risultato di rilievo per la spada maschile azzurra. Va però tenuto conto del fatto che la squadra è stata ricostruita pressochè ex novo, con il solo Davide Amodio Maisto rimasto del quartetto dell’anno passato, mentre tanto Lorenzo Buzzi quanto Gabriele Cimini e Tomaso Melocchi hanno superato i limiti d’età e non quindi non gareggaino più in questa categoria. Il quartetto azzurro, però, può già appuntare sul petto una medaglia dopo il terzo posto conquistato nella prova a squadre del “Memorial Martinengo” di Bratislava (45-44 sulla Francia nella finalina).

I RANKING

Questi sono i ranking, arma per arma, aggiornati a fine anno. Roberta Marzani continua a veleggiare in testa al ranking di spada femminile – perdipiù con un vantaggio enorme sulla più diretta inseguitrice – Erica Cipressa guida la classifica di fioretto al femminile, mentre al maschile sono presenti in top 5 tanto Francesco Ingargiola (secondo, a un solo punto dal giapponese Toshiya Saito) quanto Damiano Rosatelli.  Due anche le azzurre fra le prime cinque della sciabola, con Sofia Ciaraglia terza e Flaminia Prearo quinta. Al maschile, il migliore dei nostri è Francesco Bonsanto, quarto. Nessun azzurro invece fra i primi cinque della spada maschile.

Fioretto femminile

1 128 CIPRESSA Erica
2 98 MIYAWAKI Karin
3 96 CALUGAREANU Malina
4 86 HARVEY Eleanor
5 86 BOLDOR Maria

Fioretto maschile

1 142 SAITO Toshya
2 141 INGARGIOLA Francesco
3 122 ROSATELLI Damiano
4 106 DOSA Daniel
5 98 MATSUYAMA Kyosuke

Sciabola femminile

1 137 PALMEDO Sage
2 128 MARTON Anna
3 88 CIARAGLIA Sofia
4 74 GUO Yiqi
5 72 PREARO Flaminia

Sciabola maschile

1 153 DANILENKO Dmitry
2 105 DERSHWITZ Eli
3 97 VORONOV Kostiantyn
4 80 BONSANTO Francesco
5 77 COLLEAU Charles

Spada femminile

1 221 MARZANI Roberta
2 111 KUZEMNKOVA Victoria
3 111 BOHUS Reka
4 95 SIRICO Amanda
5 74 ZAMACHOWSKA Aleksandra

Spada maschile

1 141 PEREIRA Yulen
2 136 BANYAI Zsombor
3 123 FREILICH Yuval Shalom
4 86 HAMAR Balasz
5 75 MAHRINGER Josef

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

 

 
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