Mamma che Garozzo!

Super prova di Daniele Garozzo, che si arrende solo in finale a Race Imboden. Podio per Lefort e Massialas. Tanta Italia nei primi otto, dove si piazzano anche Nista e Foconi.

 

È americano il nuovo re del Challenge International de Paris, ma oggi la copertina è tutta per Daniele Garozzo. Che sceglie una delle cornici più prestigiose per firmare il suo primo podio in carriera a livello assoluto. Race Imboden, uno dei fiorettisti più in forma del momento, deve dare il massimo e molto più ancora per avere ragione del più piccolo dei fratelli Garozzo. Personalità, tanto cuore, testa fredda nei momenti decisivi: questo il mix che ha permesso a Daniele di avere ragione di campioni del calibro di Alexei Cheremisinov – battuto al termine di un assalto palpitante e ricco di emozioni nel turno dei sedicesimi – e di Enzo Lefort, che deve riporre nella sacca il pensiero stupendo di un bis parigino e accontentarsi del terzo posto, dove siede anche Alexander Massialas.

La finale è bellissima e avvincente, conbattuta punto a punto. Dal tentativo di fuga di Imboden sul 6-3 a fine del primo periodo, alla rimonta di Daniele, che impatta e poi dà il via a un altalena di sorpassi e controsorpassi, arrivando sino al vantaggio di 13-11. A quel punto, sull’orlo della sconfitta, Imboden piazza il break decisivo che fissa il tabellino sul 15-13 finale, che gli vale la seconda vittoria stagionale e l’ingresso nella storia della competizione come il primo americano a diventare re a Parigi.

Ma non è solo la stella di Garozzo a brillare oggi: c’è da celebrare anche la grande prova di Alessio Foconi e Lorenzo Nista, fermatisi ai quarti di finale ed entrare negli otto. A sbarrare loro la strada, i due finalisti di giornata, con Garozzo vincitore per 15-6 su Nista e Imboden che batte Alessio Foconi. Bene anche Edoardo Luperi, che si ferma a un passo dalla finale a otto, anche lui battuto da Daniele Garozzo. Garozzo, Foconi, Nista, Luperi: le facce sorridenti dell’italfioretto la maschile, ne lgiorno in cui i veterani incappano in una cattiva giornata. A Partire da Andrea Cassarà, eliminato già al primo assalto dal coreano Junhyuk Kwak (15-11), così come subito è finita la gara di Giorgio Avola, sconfitto all’ultima stoccata da Alessio Foconi. Ai sedicesimi di finale è stata la volta di Andrea Baldini – che pure aveva ben impressionato all’esordio contro Dmitri Rigin, battuto con il netto punteggio di 15-6 – uscire per mano del francese Baptiste Mourrain. Stop ai sedicesimi di finale anche per Valerio Aspromonte, che contro Peter Joppich ha molto probabilmente pagato i postumi dello scontro con il cinese Haiwei Chen nel corso del primo assalto, che lo hanno costretto all’injury time per una botta alla caviglia. Davvero un peccato per il frascatano, che sembrava in gran forma e, fino al momento dell’infortunio, aveva concesso poco o nulla all’iniziativa avversaria.

Per tutti loro, per i veterani pluridecorati di mille battaglie, l’occasione del pronto riscatto arriva già domani, nella prova a squadre. Saranno loro a rappresentare l’Italia nella tana dei campioni del Mondo. Ma dietro, la meglio gioventù del fioretto azzurro già scalpita. E Andrea Cipressa gongola.

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

 
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