Le dichiarazioni di Luca Curatoli, fermato da Yagodka al tabellone dei 16 del Trofeo Luxardo
Al termine della sua prova al Trofeo Luxardo di Padova, chiuso al tabellone dei 16 con la sconfitta contro il russo Yagodka, Luca Curatoli ci ha lasciato le proprie impressioni sulla gara e più in generale sul suo momento di continua crescita nell’anno d’esordio in Coppa del Mondo dopo i numerosi successi in Under 20.
Nella prova di oggi un buon risultato con l’ingresso nei migliori 16. Impressioni?
Posso essere soddisfatto, per me è comunque il primo anno in Coppa del Mondo e ho dimostrato a me stesso di poter stare tranquillamente nei migliori sedici, con la consapevolezza che con un po’ più di grinta avrei potuto anche spingermi più in là, perciò mi sento pronto anche a entrare nei migliori otto, se capiterà.
La vittoria nel derby con Enrico Berrè è stata sicuramente il punto più alto della gara…
Sicuramente. Il primo assalto è stato molto difficile, ce l’ho fatta per una stoccata e in rimonta, poi con Enrico è stato un match duro, sempre in lotta, d’altronde ci conosciamo entrambi molto bene, soprattutto nei rispettivi punti deboli… Peccato per l’ultimo match, sono partito sotto, addirittura 8 a 1, ho provato a rientrare ma era tropo tardi. Con un po’ più di lavoro so si poter migliorare ancora, e credo non manchi molto per salire anche questo gradino.
Quali sono i tuoi obiettivi per il resto della stagione?
Come dicevo, innanzitutto riuscire a entrare negli otto in una delle prossime gare. Almeno negli otto, intendo… Perché non sperare magari in qualcosa di più?
Anche Rio de Janeiro è una speranza?
Rio è un sogno, un sogno a cui non sono ancora vicino. Farò tutto il possibile: se dovesse arrivare, arriverà… Per ora non ci penso, la mia idea è di allenarmi e prepararmi al meglio per gli appuntamenti più vicini nel tempo e fare sempre meglio.
Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma
