Budapest: obiettivo, spezzare il dominio francese

In Ungheria la sesta tappa di Coppa del Mondo di spada maschile. L’Italia a caccia di fiducia e buoni risultati.

 

A quale componente della squadra francese toccherà questa volta mettere il nome sull’albo d’oro stagionale della Coppa del Mondo di spada maschile? Fra il serio e il faceto, potrebbe essere questa la domanda che echeggia nell’immediata vigilia del Grand Prix di Budapest. Perché da Berna ad oggi, il TGV transalpino ha fatto una deviazione dalla retta via della vittoria solo in un’occasione e per colpa di una misera stoccata, quella che spostato verso Max Heinzer la bilancia del trionfo a scapito di Yannick Borel.

E allora, da più parti, si leva il grido di battaglia lanciato alla truppa dei cugini d’oltralpe. La costante in una disciplina, quale la spada, in cui le variabili impazzite sono tantissime. La spinta del pubblico di casa, in un paese dove la scherma è sport sacro, proverà a dare forza a Gabor Boczko e compagni; la Svizzera farà leva su suoi campioni Max Heinzer e Fabian Kauter; il campione Olimpico di Londra è tornato a pieno regime e a Vancouver si è ripreso il podio; i coreani sono sempre temibili e famelici di vittoria, anche se al momento si sono rivelati più efficaci nelle gare a squadre (due vittorie) che non nelle prove individuali. E poi attenzione alle sorprese di giornata, sempre possibili nelle competizioni di spada. I podi di Robin Kase a Heidenheim e di Pavel Pitra a Vancouver sono lì a fare da preziosa spia. Le insidie quindi si possono nascondere dappertutto, in ognuno dei 296 schermidori che risultano iscritti alla gara.

E l’Italia come sta? I ragazzi di Cuomo stanno facendo terribilmente fatica nelle prove a squadre, ma per fortuna è un discorso che riprenderà solo dai primi di maggio. Le gare individuali hanno regalato i podi di Enrico Garozzo – sicuramente voglioso di riscattare la brutta gara di Vancouver, terminata già al tabellone dei 64 – e Paolo Pizzo; la gara di Vancouver ha poi offerto la bella prestazione di Gabriele Cimini, che si è fermato agli ottavi così come un Matteo Tagliariol che sembra aver ritrovato la giusta condizione e che in Canada ha mancato per una sola stoccata la finale a otto.

Oggi la fase di qualificazione (dieci gli azzurri in pedana a caccia del pass verso il tabellone principale)  ci darà le prime risposte, in attesa di vedere se domenica qualcuno sarà riuscito finalmente a dare semaforo rosso al supertreno francese. Con l’augurio che ad alzare la simbolica paletta sia uno spadista di casa nostra.

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

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