Finale spettacolo, nella sciabola trionfa la Corea

Battuta la Russia in un’incredibile finale. Bronzo per gli Stati Uniti. Italia undicesima.

 

Una finale incredibile, combattuta e in bilico fino all’ultima stoccata. Corea e Russia danno spettacolo sulla pedana centrale di Tashkent e mandano in archivio con una gara da annali il Mondiale 2015 dedicato a giovani e cadetti. Tutta da vedere e rivedere, per pathos e livello schermistico esibito da questi giovani atleti. La tecnica sopraffina dei russi da una parte (Iliy Andreev, Dmitry Danilenko, Kiril Efimov, Rostislav Krasilnikov), la velocità supersonica e la fisicità esasperata dei coreani (Hanshin Cho, Jonghyun Lee, Soowhan Kim) dall’altra, han dato vita a un match bellissimo, terminato 45 – 43 in favore degli asiatici che, come i loro “colleghi” a livello assoluto, portano avanti la tradizione di vittorie in stagione.

In mezzo, succede di tutto e di più, con le due squadre che si fronteggiano e rispondono punto su punto, al punto che nessuna delle due sembra prevalere. E a spezzare l’equilibrio non serve nemmeno il parzialone di 7-0 che Kim rifila a Krasilnikov per spostare l’ago della bilancia. Perché, due frazioni dopo, a rispondere per le rime è proprio chi è entrato al posto di Krasilnikov, ovvero Kiril Efimov che con un pesante 11-4 a Cho rimette in bilico l’assalto , che arriva così a decidersi nell’ultima frazione. Di fronte Kim e Danilenko, con il coreano che in partenza gode di due stoccate di vantaggio. Il russo tiene botta, rimonta e impatta al 43 pari, ma l’accelerazione spacca match la impone Kim, che piazza le due stoccate decisive per arrivare al traguardo e festeggiare con i compagni la conquista dell’iride. Per la Russia un’altra finale amara, come quella al femminile di ieri tintasi di azzurro Italia e altra medeglia d’argento. Raccoglie invece il bronzo il quartetto degli Stati Uniti (45-41 alla Polonia nella finalina), “tradito” in semifinale dal proprio capitano Eli Dershwitz, rimontato e poi beffato in semifinale proprio dai coreani.

Peccato davvero per i ragazzi azzurri, la cui gara era terminata già ieri agli ottavi di finale a seguito della sconfitta contro la Corea (45-44). La giornata di oggi, quindi, ha visto Francesco Bonsanto e compagni (Eugenio Castello, Dario Cavaliere e Iacopo Rinaldi) lottare solo per i piazzamenti, da cui è scaturito l’undicesimo posto finale, frutto delle vittorie contro Gran Bretagna (45-39) e Hong Kong (45-37), intervallata dalla sconfitta contro la Germania (45-43).

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Fotografia Serge Tiamcheff/FIE via Facebook

 
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