Largo ai giovani, sognando Rio 2016

Hanno da poco compiuto 20 anni, ma non intendono aspettare. I ragazzi e le ragazze che sognano Rio 2016.

 

Pronti, partenza… Rio. Ebbene sì, tra pochi giorni inizierà il percorso di qualifica olimpica. Le prime a scendere in pedana saranno le sciabolatrici, a Pechino, seguite dai colleghi di tutte le armi. L’obbiettivo è uno solo: guadagnarsi un biglietto aereo per il Brasile. A provare a compiere l’impresa non saranno soltanto i veterani come Valentina Vezzali, che al collo ha nove medaglie olimpiche conquistate in cinque edizioni diverse dei Giochi, ma anche i più giovani, i quali potranno sicuramente fare esperienza e, soprattutto, farla fruttare in un futuro che magari non parla ancora portoghese, ma che potrebbe essere comunque ricco di soddisfazioni.

Diamo, dunque, uno sguardo a quelli che secondo noi sono i “giovani assoluti” più promettenti e che potrebbero, prima o dopo, realizzare il loro sogno a cinque cerchi.

Luca Curatoli

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«Difficilmente si dimenticherà la prima volta sul podio assoluto». Così scrisse Luca Curatoli, su Facebook, dopo il terzo posto ottenuto in Coppa del Mondo a Varsavia. La prima medaglia conquistata in una “gara dei grandi” e che si va a sommare all’altro bronzo, questa volta a squadre, che il giovanissimo napoletano ha riportato a casa dal Trofeo Luxardo. Dicono che chi ben comincia è a metà dell’opera, e allora, è il caso di dirlo, si è cominciato davvero bene. Dopo i cinque ori vinti all’ultimo anno giovani fra Mondiali, Europei e Campionati italiani di categoria, Luca ha deciso di fare ancora più sul serio e di puntare un po’ più in alto. Talento, determinazione e grinta non gli mancano, e il tutto va  mixato a una vena di “pazzia”, che, in questo sport aiuta, sempre. Insomma occhi puntati su Luca Curatoli perché, anche se magari non a Rio, sentiremo sicuramente parlare tantissimo di lui.

Gabriele Cimini

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Gabriele è, anche lui, nato nel ’94. Spadista toscano, ha centrato il primo grande risultato fra gli assoluti quest’anno a Budapest, conquistando la finale otto, ma già nella categoria giovani si era messo in luce con numerose medaglie nazionali e internazionali. Grande attenzione va prestata, dunque, a questo ragazzo, soprattutto a causa dei cambiamenti che potrebbero avvenire nella squadra degli spadisti. Il Ct Sandro Cuomo, infatti, ha deciso che, per provare a risollevare una squadra che manca da troppo tempo sul podio, sono necessarie alcune modifiche (leggi l’intervista): fuori Bruttini e dentro Santarelli, ma nulla è ancora definitivo. Bisogna dunque lavorare e centrare più risultati possibili, cosa che sappiamo non essere così facile, soprattutto in un’arma come la spada. Tutto questo ovviamente va fatto non solo in ottica Olimpiadi ma anche pensando a un futuro un po’ più lontano. Le prerogative ci sono tutte. Sarà la pedana a dare il suo verdetto, e noi tutti ci auguriamo che sia il più positivo possibile.

Daniele Garozzo

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Il fratello e spadista Enrico in squadra c’è già da anni, lui ci è entrato proprio nel momento clou. Questa è la storia di Daniele. In un’arma come il fioretto, in cui da sempre riscuotiamo grandi, grandissimi successi, affermarsi non è facile, soprattutto se sei nato in Italia e se hai come compagni di avventura Cassarà, Baldini, Aspromonte e Avola, ma questo non sembra fermare il più piccolo dei fratelli Garozzo. Durante questa stagione, infatti, ha già messo a segno due strepitosi risultati: un secondo posto in Coppa del Mondo a Parigi e un terzo nel Gp Fie dell’Avana. Due podi che fanno ben sperare e che, ancora una volta, confermano le ottime capacità di questo giovane fiorettista, che il ct Andrea Cipressa ha voluto premiare con un posto in quartetto. Bisogna poi sottolineare come Daniele non sia il solo a essersi reso protagonista di ottime prestazioni: al suo fianco troviamo anche Edoardo Luperi (anche lui promosso in squadra alla vigilia delle qualifiche olimpiche) e Lorenzo Nista, entrambi giovanissimi e già molto competitivi a livello internazionale. Insomma, non ci resta che vedere come questo trio affronterà i prossimi cruciali impegni, sperando che non cambi rotta.

Alberta Santuccio

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Il 1994 è un’annata che ha visto nascere tanti piccoli campioni. Anche Alberta Santuccio, infatti, come i compagni di nazionale Cimini e Curatoli, è nata 21 anni fa, e durante la sua per ora breve carriera ha già portato a casa tantissimi risultati. Atleta molto forte tecnicamente e caratterialmente, è stata capace, nella scorsa stagione, di salire sul terzo gradino del podio in una prova di Coppa del Mondo assoluta, quella di Barcellona. Un risultato strepitoso, soprattutto se si pensa alla giovane età di questa spadista e all’altissimo livello che la spada femminile ha raggiunto negli ultimi anni. A causa dell’alta competitività di quest’arma e della bravura delle altre azzurre, il percorso di Alberta non sarà certo facile, ma siamo certi che la siciliana avrà ancora numerose occasioni per far fruttare il suo talento e, perché no, per riuscire a centrare, prima o poi, l’obbiettivo a cinque cerchi. La giovane spadista, infatti, vanta già una partecipazione e, soprattutto, due medaglie alle Olimpiadi giovanili. Che non sia questo un un buon auspicio per la sua carriera futura?

Camilla Mancini

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Ancora di donne si parla, ma questa volta l’arma è il fioretto e la giovane promessa è Camilla Mancini. Nata anche lei nel ’94 ha fin da subito dato prova di essere davvero fortissima. Come Alberta, ha partecipato ed è salita sul podio alle Olimpiadi giovanili, ma non solo, ha vinto 14 medaglie tra Europei e Mondiali, Giovani e Cadetti, e ha portato a casa la Coppa del Mondo nelle stagioni 2012/2013 e 2013/2014. Una marea di risultati per un’atleta così giovane, ma è adesso che i giochi si fanno duri. Trovare spazio all’interno del Dream Team non è e non sarà facile: colossi come Vezzali, Errigo, Di Francisca e Batini non mollano facilmente il loro posto, ma ci sono segnali estremamente incoraggianti per il futuro schermistico di Camilla, primo fra tutti la sua ottima prestazione al Trofeo Inalpi World Grand Prix di Torino. Durante questa importante gara di Coppa del Mondo, infatti, la giovane atleta è stata capace di sconfiggere la fortissima Deriglazova e, come ci ha raccontato il Ct Cipressa, «ha fatto un grande match», prova tangibile della sua continua crescita che, speriamo, non si arresti qui.

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Foto di Augusto Bizzi per Federscherma

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