Cassarà e Garozzo, sorrisi d’Italfioretto

Secondo posto per il bresciano, battuto in finale da Rigin. Terzo posto per Garozzo, che è anche il terzo podio stagionale per lui. Sul podio anche Simon.

 

C’è solo Dmitry Rigine fra Andrea Cassarà e la quinta affermazione personale sulle pedane di San Pietroburgo. Il pubblico di casa plaude alla seconda vittoria di fila del proprio beniamino, mentre l’Italia esce da questa prova individuale con due medaglie e ben quattro atleti nella prime otto posizioni. C’è infatti anche la firma e la faccia di Daniele Garozzo nel podio odierno. Per il fratello dello spadista Enrico (fermato in semifinale da Cassarà) c’è il terzo podio stagionale, il secondo di fila dopo quello La Havana. Ma, soprattutto, la consapevolezza di poter far parte del lotto dei migliori della specialità e magari di avanzare la propria candidatura per Rio.

Ma le note positive in casa Italia non finiscono di certo qui: perché nei primi otto ci arrivano anche Giorgio Avola, fermato da Garozzo per una sola stoccata, e Alessio Foconi, che in semifinale al futuro vincitore Rigine. A queste liete novelle, fanno però da contraltare le precoci eliminazioni di Valerio Aspromonte e Andrea Baldini, con quest’ultimo che sembra essere in costante difficoltà. Per entrambi oggi lo stop è arrivato brusco al primo turno: per mano di Alexander Choupetnich Baldini (15-11), per mano di Renal Ganeev Aspromonte (15-2). È finita al primo turno anche la gara di Lorenzo Nista, battuto 15-12 dal francese Moine, così quella di Tobia Biondo (15-12 da Zherebchenko). Da lì il gruppo azzurro ha marciato compatto sino ai quarti, perdendo per strada il solo Edoardo Luperi, fermato agli ottavi di finale da Vincent Simon, poi terzo a fine giornata.

Da lì è storia nota, con Cassarà in semifinale Garozzo (15 -12) prendendosi la rivincita rispetto all’assalto di Torino, mentre nell’altra semifinale Dmitry Rigine dapprima stoppava la corsa di Simon, quindi si andava a prendere la vittoria tenendo sempre sotto controllo il match, fino al 15-10 che ha chiuso i conti e gli ha regalato il secondo successo consecutivo dopo il Grand Prix a La Havana. Ironia del destino ha voluto che duemila chilometri più a ovest, sulle pedane di Tauber, Elisa Di Francisca ripetesse la stessa impresa

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Fotografia Federscherma

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