Spada, a Rio l’ultimo GP stagionale

La prova Grand Prix sarà la rifinitura prima delle rassegne continentali di fine stagione e del Mondiale

 

La spada fa capolinea a Rio de Janeiro. Nella città che ospiterà fra poco più di un anno le Olimpiadi 2016, sulle pedane della EsEFEx (Escola de Educação Física do Exército), si concluderà con la prova Grand Prix del prossimo weekend (22-24 maggio) il calendario di specialità per la stagione 2014/15, sorta di ultima rifinitura prima delle diverse rassegne continentali, a partire dagli Europei di Montreux, e del Mondiale di Mosca in programma nei due mesi estivi di giugno e luglio. Il calendario del GP di Rio – nei Grand Prix sono previste solo le prove individuali – prevede per venerdì 22 il via alle prove di qualificazione, sabato 23 la prova maschile e domenica 24 quella femminile.

Per quanto riguarda  la gara maschile è sempre la Francia la nazione da battere, con tutte le frecce al proprio arco schierate. Su sette gare disputate finora in Coppa del Mondo, infatti, cinque sono state vinte da atleti transalpini, e mai per due volte dallo stesso: da Gauthier Grumier, numero due del ranking, a Jean-Michel Lucenay, dal campione del mondo in carica Ulrich Robeiri a Daniel Jerent, fino a Ronan Gustin e ad Alexandre Blaszcyk, vincitore dell’ultima prova al “Monal” di Parigi, i principali candidati alla vittoria possono essere compresi in questa rosa.

Tra i possibili contendenti, in prima fila troviamo gli svizzeri Max Heinzer, già vincitore quest’anno ad Heidenheim, e Fabian Kauter, i sempre temibili coreani Park Kyungdoo e Jung Jinsun, mentre in posizione di possibili outsider di lusso troviamo Nikolai Novosjolov, già vincitore a Budapest, e il russo Anton Avdeev. Per quanto riguarda gli azzurri, occhi puntati su Paolo Pizzo, reduce dal bronzo al “Monal” e in crescita di rendimento negli ultimi tempi, ed Enrico Garozzo, che si mantiene al terzo posto del ranking mondiale con due podi all’attivo in questa stagione. Marco Fichera e Lorenzo Bruttini cercano conferme ai buoni risultati ottenuti agli Europei Under 23 del mese scorso, il tutto con l’incognita del rendimento, di Matteo Tagliariol, che dopo il quattordicesimo posto di Vancouver, è incappato in due gare opache fra Budapest e Parigi.

In campo femminile, l’attesa è sempre per il primo acuto da medaglia d’oro delle azzurre, finora mancato in prove individuali: da Mara Navarria e Bianca Del Carretto, uniche azzurre a podio quest’anno rispettivamente a Barcellona e a Doha, a Rossella Fiamingo, che vanta una buona tradizione sulle pedane brasiliane, l’attenzione sarà principalmente concentrata su di loro. Possibili risultati di rilievo potrebbero venire da Giulia Rizzi, entrata nelle migliori otto a Johannesburg e in un periodo di ottimi risultati individuali, o da Francesca Quondamcarlo, sempre in grado di estrarre dalle sue doti una gara da podio.

A livello generale, nel tabellone femminile spicca l’assenza di Ana Branza. Tra le presenti in tabellone, occhi puntati sulle favorite d’ordinanza: Emese Szasz, a cui manca un podio da qualche mese complice anche lo stop nell’inverno scorso, Erika Kirpu, Britta Heidemann, le cinesi Xu Anqi e Sun Yujie (una vittoria a testa per entrambe quest’anno), senza dimenticare Shin A Lam o una fra le punte di diamante della squadra russa (Kochneva, Kolobova, Shemyakina). Attenzione, infine, alla “padrona di casa” Nathalie Moelhausen: l’ex azzurra, oggi tesserata con i colori verdeoro, in risalita nelle ultime apparizioni (su tutte, spicca la splendida vittoria ai Campionati Panamericani lo scorso mese di aprile) e in gara di fronte al proprio pubblico, potrebbe imporsi quale vera sorpresa del weekend.

Twitter: MattiaBoretti

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

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