Road to Montreux: sciabola maschile

A Strasburgo fu oro a squadre per l’Italia e tripletta russa nell’individuale. Un primo sguardo agli Europei

 

 

I Campionati Europei in programma a Montreux la prossima settimana saranno un banco di prova di rilievo anche per quanto riguarda la sciabola maschile. Il discorso vale doppio nel caso della prova individuale, dove al pari del fioretto femminile l’assenza della gara a squadre dal calendario dei Giochi Olimpici di Rio 2016 ne  aumenta il peso specifico in termini di punteggi validi per la qualifica Olimpica. Allo stesso modo, nel caso degli azzurri i pass per il Brasile saranno appannaggio di due soli atleti su quattro. Il calendario prevede per lunedì 8 giugno la prova individuale e per giovedì 11 la prova a squadre.

L’anno scorso andò così – A Strasburgo dodici mesi fa assistemmo a una vera e propria scorpacciata di medaglie per la Russia: tre medaglie su quattro della prova individuale furono infatti incamerate dalla Nazionale russa. Oro ad Alexei Yakimenko, argento a Veniamin Reshetnikov e bronzo a Kamil Ibragimov, in coabitazione con l’ungherese Csanad Gemesi. Per l’Italia, a cui la prova individuale lasciò l’amaro delle eliminazioni ai piedi del podio di Enrico Berrè e Diego Occhiuzzi, la rivincita arrivò con la gara a squadre, dove il quartetto azzurro (privo di Aldo Montano, infortunatosi nell’individuale e sostituito da Luigi Miracco) si prese una meritatissima medaglia d’oro superando in finale la stessa Russia dopo un assalto al cardiopalma, vinto di una sola stoccata, mentre il bronzo fu della Germania.

Favoriti – Ai nastri di partenza appare più difficile un nuovo dominio russo nelle medesime proporzioni del 2014: se Kamil Ibragimov per la continuità di risultati dimostrata in stagione (una vittoria e due podi) e Alexei Yakimenko per l’indubbio talento possono puntare di diritto al podio, per la medaglia più preziosa sembra in corsa anche Aron Szilagyi, uno che difficilmente manca i grandi appuntamenti, e Tiberiu Dolniceanu, che pare aver ritrovato la forma migliore nelle ultime gare, e la cui vittoria nell’ultimo GP di Mosca può essere una spinta in più in questo senso.

Outsider – Nella cosiddetta “seconda fila” troviamo un altro ungherese, Tamas Decsi, e il tedesco Nicolas Limbach, che seppure a fasi alterne ha ritrovato in parte la propria migliore scherma nella stagione in corso, specie nel caso della vittoria al GP di Seul. Quanto agli azzurri, la lotta aperta per le qualifiche olimpiche spingerà tutti a dare il massimo, a partire da Aldo Montano e Diego Occhiuzzi, tuttora i più accreditati per un avvicinamento al podio individuale. Attenzione anche a Luca Curatoli, la cui continuità di rendimento lo ha portato a cogliere anche il suo primo podio della carriera in Coppa del Mondo a Varsavia già al suo primo anno tra gli Assoluti, senza dimenticare l’esperienza ad alti livelli di Enrico Berrè.

Prova a squadre – Nella prova a squadre l’Italia (quartetto formato da Montano, Occhiuzzi, Berrè e Curatoli) anche in forza dell’esperienza del suo nucleo può ragionevolmente puntare al podio, ma per i metalli più importanti dovrà vedersela quasi certamente con la Germania, prima nel ranking mondiale e favorita della vigilia, e in seconda battuta con Russia e Romania.

 

Twitter: MattiaBoretti

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

 
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