Rossella Gregorio, la collezionista di bronzi

Rossella Gregorio terza agli Europei.  Il titolo va a Sofya Velikaya su Charlotte Lembach. Sul podio anche Voronina.

 

Come un anno fa. Ancora sul podio. Sullo stesso identico gradino. Rossella Gregorio si ripete anche a Montreux 2015, difendendo il bronzo che si era saputa prendere nel 2014 a Strasburgo. Un terzo posto dietro Sofya Velikaya e Charlotte Lembach, alla pari con Olena Voronina, che suona come una conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, del valore della sciabolatrice salernitana, ma che porta con sé il retrogusto amaro di una finale mancata dopo aver centrato un’impresa da annali della scherma.

Battere Olga Kharlan non è mai semplice. Farlo piazzando un parziale di sei stoccate, per passare dal 9-11 al 15-11, è qualcosa di cui pochissime possono vantarsi. Dopo aver superato la spagnola Araceli Navarro (15-13) nelle 32 e la polacca Angelika Wator (15-8) nelle 16, la Gregorio si è trovata davanti l’avversaria peggiore del lotto, la numero 1 al mondo, la campionessa del mondo in carica, la sua bestia nera. Rossella non ci aveva mai vinto, e anche stavolta aveva cominciato in affanno, con uno svantaggio che era arrivato fino a quattro stoccate.

Il capolavoro è arrivato sull’11-9 per l’ucraina. Da quel momento la Gregorio non ha più sbagliato un colpo. Una dopo l’altra ha infilato sei botte, con una lunga attesa prima di poter festeggiare un’ultima stoccata a lungo oggetto di discussione tra gli arbitri. Approdata alla semifinale con lo scalpo biondo della regina Olga, Rossella ha affrontato il match con Charlotte Lembach con i favori del pronostico, ma è stata costretta ad arrendersi per una sola stoccata dopo aver recuperato anche in questo caso dallo svantaggio sul 12-10.

La finale è stata così una questione tra Russia e Francia, tra Sofya Velikaya (15-9 sulla Voronina nel penultimo atto) e Charlotte Lembach. Per la transalpina l’illusione di potersi prendere il titolo europeo, con una prima fuga sul 5-1 immediatamente rintuzzata dalla Velikaya e una rimonta dal 10-13 al 14-13 proprio quando il match sembrava nelle mani dell’avversaria. La russa, però, ha dimostrato ancora una volta la sua classe mettendo le due botte decisive con l’autorità e il piglio di una dominatrice della specialità. Sofya è tornata più forte di prima e ha piazzato l’allungo decisivo in una stagione che l’ha vista alternarsi con Olga Kharlan sul gradino più alto del podio delle varie prove di Coppa del Mondo (quattro vittorie a testa). L’Europeo ha portato avanti Sofya, ma la resa dei conti è fissata a luglio. A Mosca.

 

Twitter: GabrieleLippi1

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Foto di Augusto Bizzi per Federscherma

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