Eger, l’Italia chiude a quota sei medaglie

Nella prova a squadre di sciabola maschile, argento per gli azzurri, battuti dall’Ucraina. Sesta medaglia per l’Italia.

 

Una grande cavalcata, cominciata con la vittoria sulla Francia (45-35), continuata con la netta affermazione su Hong Kong in semifinale e interrottasi purtroppo sul più bello inchinandosi ai Campioni del Mondo dell’Ucraina (Anton Datsko, Andrii Demchuk, Volodymyr Holovashenko, Vadym Tsedrik), che si sono imposti per 45-18 in un assalto dominato dalla prima all’ultima frazione: questa, in sintesi estrema, la giornata dei tre sciabolatori azzurri Edoardo Giordan, Alberto Pellegrini e Alessio Sarri, che nella prova a squadre odierna hanno regalato all’Italia la sesta medaglia di questo Campionato Mondiale di scherma paralimpica andati oggi in archivio a Eger.

Un bell’argento che si va quindi ad aggiungere all’oro di Beatrice Vio nella prova individuale di fioretto B, alla doppia raccolta di William Russo (argento nella spada C e bronzo nel fioretto sempre categoria C), e ai bronzi di Marco Cima (fioretto B) e della squadra di fioretto femminile.

Tornando all’attualità della gara odierna, la sfida per il gradino più basso del podio ha premiato la Russia (45-25 il punteggio finale), brava a imporsi su Hong Kong dopo essere stata “maltrattata” da un’Ucraina che nel corso dell’intera giornata non ha mai concesso più di 19 stoccate agli avversari, e in tal senso i migliori sono stati proprio i russi.

 

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

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