A Vancouver va in scena la prima di Enrico Garozzo

Enrico Garozzo batte il tedesco Boehm e conquista la prima vittoria in Coppa del Mondo a Vancouver. 

 

Finora l’aveva sempre accarezzata, spesso l’aveva sfiorata. Ora la prima vittoria in Coppa del Mondo, per Enrico Garozzo, si è finalmente materializzata. A far saltare i tappi di champagne il 15-13 in finale contro il tedesco Constantin Boehm, mentre sul podio ci finiscono anche il giovane israeliano Yuval Shalom Freilich e il coreano Sangyoung Park, riemerso dal buio dopo quasi un anno di stop.

Eppure il fine settimana per il ragazzo di Acireale non era cominciato sotto i migliori auspici, perchè una volta arrivato a Vancouver, ha dovuto fare i conti con l’imprevisto della sacca rimasta a Londra. Recuperati i ferri del mestiere, Enrico ha messo assieme la sua gara capolavoro, una cavalcata iniziata battendo lo svizzero Florian Staub e chiusa in finale contro Constantin Boehm, mancino tedesco classe 1991 alla sua miglior recita in carriera. Il 15-13 finale è la ciliegina sulla torta di una giornata perfetta e la stura che libera tutta la gioia dello spadista siciliano, la cui costanza di rendimento negli ultimi tempi è una garanzia per l’Italspada. In mezzo, le vittorie contro Peer Borsky, Yannick Borel e il russo Vadim Anokhin – vincitore un po’ a sorpresa del Grand Prix di Doha – strapazzato per 15-6. Quindi la semifinale contro Park Sangyoung (15-9) ha spalancato a Garozzo le porte della finale prima e del paradiso poi.

Paradiso in cui torna anche il coreano Park Sangyoung. Lo scorso marzo,  a Budapest, il crac al ginocchio e l’inizio della picchiata in classifica fino alla posizione attuale di 103. E un ritorno alle gare che migliore non poteva essere per lui, che nel 2014 a Doha spense alla ventinovesima stoccata il sogno di vittoria proprio di Garozzo. Storie che si intrecciano con la prima volta sul podio dell’israeliano Yuval Shalom Frelich, che prima di arrendersi al Boehm in semifinale (15-9), si prende gli scalpi di Nikolaj Novsjolov, Jena Michel Lucenay e del nostro Paolo Pizzo.

Il siciliano è il secondo miglior azzurro di giornata e chiude all’undicesimo posto finale, fermato come detto da Freilich alle porte dei quarti. Fuori al primo assalto di giornata invece gli altri tre azzurri in gara: Gabriele Cimini è uscito sconfitto dal derby con Pizzo (15-13), mentre Andrea Santarelli e Andrea Vallosio hanno dovuto lasciare strada rispettivamente a Sangyoung Park (15-10) e Geza Imre (15-7)

Classifica – 1. Garozzo (Ita), 2. Boehm (Ger), 3. Park (Kor), 3. Freilich (Isr), 5. Sukhov (Rus), 6. Anokhin (Rus), 7. Alimzhanov (Kaz), 8. Luceneay (Fra)

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