Occhiuzzi e Curatoli, un trono per due

Con Aldo Montano già qualificato a Rio, i due napoletani si giocano il secondo biglietto olimpico. Pochi punti a separare i  due, facilmente si deciderà tutto a Seul. .

 

Assieme hanno vinto il Mondiale a Mosca, ma ora fra Luca Curatoli e Diego Occhiuzzi ne rimarrà solo uno. Gara dopo gara, e con Aldo Montano che si è già assicurato il pass per la sua quarta olimpiade, il cerchio si restringe attorno ai due figli di Napoli:  il giovane rampante contro il veterano pronto a dare tutto per difendere in Brasile l’argento vinto a Londra quattro anni fa. A separarli pochi punti – 9 per la precisione – in favore di Curatoli.

Proprio lui chiude al momento il novero dei primi 14 della classifica race, con il bielorusso Buikevich e l’ungherese Decsi che volerebbero in Brasile con i pass destinati alle singole zone continentali. Con ogni probabilità a risultare decisiva sarà l’ultima prova, quella con punteggio Grand Prix di Seul, dove sapremo se la missione che si era prefisso Giovanni Sirovich, ovvero quella di portare due azzurri alla prova olimpica, potrà dirsi a tutti gli effetti compiuta. Proprio qui, l’anno scorso, Curatoli fu autore di una gara spettacolare, che si chiuse al terzo posto ma, soprattutto, fu la certificazione che il talento fantastico che aveva incantato vincendo tutto fra i Giovani, aveva tutto per ripetersi anche fra i grandi.

A separarlo da un risultato ancora migliore, una sola stoccata che ha mandato avanti Dolniceanu a disputare la finale poi persa contro Bongil Gu, mentre sul terzo gradino del podio chiuse anche Aron Szialgyi. L’ungherese è stato, assieme ad Aldo Montano, l’assoluto protagonista delle ultime due prove, dove è approdato all’atto finale perdendo però in entrambi i casi proprio con il fuoriclasse azzurro. A Padova come a Boston, però, abbiamo ammirato il vero Szilagyi, quello tutto talento e velocità, capace calare in pedana autentici colpi di classe.

In casa Russia, sempre più serrata la lotta  fra Kamil Ibragimov e Nikolay Kovalev: i due sono appaiati a 117 punti, ma a fare al momento la differenza in favore di Ibragimov è il secondo posto che il più giovane dei due russi ha conquistato a Montreux negli scorsi Campionati Europei.

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

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