Cadetti e Giovani, a Maribor andò così

Nell’edizione 2015 dei Campionati Europei Cadetti e Giovani l’Italia chiuse la spedizione con 18 medaglie. 

 

Si riparte da quota 18. Tante furono, infatti, le medaglie complessive conquistate dalla spedizione azzurra al termine della scorsa edizione dei Campionati Europei Cadetti e Giovani, che andarono in scena sulle pedane slovene di Maribor.  Da lunedì si apre una nuova caccia alle medaglie (clicca qui per il programma completo delle gare), a cui l’Italia partecipa con molte certezze e qualche volto nuovo. Ma sempre con la speranza di poter portare a casa un bottino ricco per poi rilanciare la sfida a Bourges quando in palio ci saranno i titoli iridati. E con lo stimolante obiettivo di battere nel medagliere la Russia, che l’anno scorso dominò con 23 medaglie complessive di cui ben 10 furono d’oro, di fronte ai “soli” 6 ori dell’Italia.

In attesa, quindi, che le pedane serbe di Novi Sad emettano il loro verdetto, facciamo un passo indietro a Maribor 2015 per vedere cosa accadde l’anno scorso in Slovenia.

Cadetti

medagliere Maribor cadetti

Cinque titoli vinti, a fronte di una medaglia d’argento e di tre bronzi, questo il bilancio dei Cadetti azzurri in Slovenia. Sugli scudi soprattutto la spada femminile e il fioretto maschile, con entrambe le armi che centrano il double prova individuale (grazie a Federica Isola e Alvise Dal Santo) e prova a squadre. La squadra di spada unisce tutte assieme le più forti atlete della categoria, e rispetto all’anno passato l’unica differenza è data dalla presenza di Lara Pasin al posto di Eleonora De Marchi, salita anche per ufficialità anagrafica di categoria, ma ci sono ancora la stessa Isola assieme ad Alessandra Bozza e Beatrice Cagnin. La quinta medaglia d’oro di categoria porta la firma degli spadisti, guidati dal figlio d’arte Valerio Cuomo (con lui Davide Canzoneri, Federico Marenco e Alessio Preziosi).

Il doppio bronzo della sciabola nella prova a squadre femminile (Beatrice Dalla Vecchia, Laura Fidanzi, Lucia Lucarini, Aurora Paragallo) e maschile (Alberto Arpino, Raffaele Minischetti, Matteo Neri, Flavio Maria Tricarico) e quello diElena Tangherlini completano il conto medaglie e fissano a nove il totale. Una cifra che vuol dire secondo posto nel medagliere di categoria, vinto dalla Russia con 13 medaglie (5 ori, 5 argenti e 3 bronzi) con questo particolare podio completato dalla Germania che si ferma a quota 5 (1 oro, 2 argenti e 2 bronzi).

Giovani

medagliere Maribor U20

Come per i Cadetti, anche i Giovani hanno portato a casa nove medaglie, ma soltanto una d’oro, quella di Damiano Rosatelli nel fioretto maschile (per lui anche una medaglia d’argento assieme ai compagni di quartetto Tommaso Ciuti, Lorenzo Francella e Francesco Ingargiola), che fu anche il primo mattoncino su cui edificare il triplete – sarebbero poi arrivati anche l’oro Mondiale e quello nazionale – con cui l’azzurro si è congedato dalla categoria.

A rimpinguare il bottino ci hanno poi pensato Roberta Marzani  , Francesco Bonsanto  le squadre di fioretto e sciabola maschile: per tutti loro è arrivata la medaglia d’argento, mentre  al bronzo si sono fermate Elisabetta Bianchin nel fioretto femminile e tutte e tre le squadre al femminile. Nove medaglie che però lasciano giù l’Italia dal “podio” del medagliere di categoria, vinto anche qui dalla Russia davanti a Ungheria e Germania. Ma, di fatto, questa è una semplice nota statistica, anche perché un mese più tardi a Tashkent sarebbe stata tutt’altra storia. E quella di Novi Sad è ancora tutta da scrivere.

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Fotografia Augusto Bizzi per Federscherma

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