1310 atleti in rappresentanza di 105 nazioni di tutti i continenti. Sta per partire un Mondiale con numeri record.
Una vera e propria – pacifica – invasione. Un allegro esercito di giovani schermidori si è ritrovato a Bourges per le sfide iridate che coinvolgono Cadetti e Giovani. Un unico grande meltin pot di lingue, culture e tradizioni per questo Mondiale Cadetti e Giovani all’insegna dei grandi numeri: saranno infatti ben 1310 gli atleti che si daranno battaglia fino all’ultima stoccata sulle pedane in terra di Francia, in rappresentanza di 105 nazioni divise fra tutti i Cinque Continenti.
Non proprio un record assoluto, quello relativo al numero di partecipanti, perché quello è detenuto da Plovdiv 2014, quando ai nastri di partenza si presentarono 1390 atleti. Ma , rispetto sempre allo stesso Mondiale bulgaro di due anni fa, è aumentato di tre il dato relativo ai Paesi rappresentati. Del resto, che la scherma stesse diventando sempre di più uno sport globale è dato risaputo da almeno tre o quattro stagioni a questa parte. Agli ultimi Mondiali senior di Mosca, sono state ben quindici le bandierine sulla mappa dei paesi medagliati. E giusto settimana scorsa a Seul abbiamo assisti a una finale fra due scuole nuove – Stati Uniti e Iran – mentre i rappresentanti di scuole storiche come Italia e Russia han dovuto accontentarsi della terza piazza del podio.
Non stupiscono quindi questi numeri monstre: a un’analisi più approfondita, a fornire il maggior numero di concorrenti è ovviamente l’Europa, con 692 atleti. A ruota segue l’Asia, con 392 concorrenti: Cina, Corea su tutti, ma anche il Giappone di quella che probabilmente sarà in parte la generazione Tokyo 2020. Folta anche la rappresentanza di atleti provenienti dal continente americano, 210. Leader e faro sono gli Stati Uniti, che hanno le carte in regola per poter prendersi delle belle soddisfazioni. Chiude l’Africa con 86 concorrenti, con il continente nero che affida le speranze di eventuali medaglie ai colossi Egitto e Tunisia.
Twitter: agenna85
Fotografia di Alessandro Gennari per Pianeta Scherma
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