Il 20 luglio la presentazione del “Progetto Rio 2016” dell’Accademia Scherma Lia

 

Un progetto che permetta a otto bambini con problemi di autismo di volare in Brasile per seguire alle Olimpiadi le gesta dei ragazzi della spada maschile. Questo il fine del progetto “Rio 2016” promosso da Aita Onlus e dall’Accademia Lia. A promuovere l’iniziativa, il Dott. Luigi Mazzone, neuropsichiatra infantile ma soprattutto mental coach della nazionale di spada, l’uomo che ha ricucito i pezzi della squadra maschile fino a portarla alle Olimpiadi con il ruolo dei favoriti.

Mercoledì 20 luglio alle ore 18, presso l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma il progetto verrà presentato ufficialmente: otto bambini, allievi dell’Accademia Scherma, seguiranno gli azzurri a Rio dal 7 al 16 agosto, alloggeranno nel villaggio e saranno sempre al fianco dei protagonisti dei Giochi Olimpici. Ad accompagnarli, 5 operatori specializzati dell’Ospedale insieme ad una maestra di scherma. Nel corso della serata ci sarà anche un esibizione di scherma che vedrà fra i protagonisti proprio i quattro ragazzi che ad agosto andranno a giocarsi le medaglie in Brasile, ovvero Marco Fichera, Enrico Garozzo, Paolo Pizzo e Andrea Santarelli.

«Questa esperienza è pioneristica nel suo genere e in termini di inclusione sociale della disabilità ha dei risvolti importanti. Potrebbe contribuire ad un radicale cambiamento nell’integrazione di persone con autismo all’interno del contesto sportivo»: queste le parole di Mazzone a proposito del progetto da lui promosso. L’Accademia Scherma Lia, voluta fortemente da Luigi Mazzone e intitolata alla memoria della moglie Lia Vassena, ha come scopo quello di favorire la pratica dello sport – in questo caso la scherma – da parte di bambini autistici e, al contempo, favorirne l’integrazione sociale.

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