Spada, l’avventura di Matteo Betti si ferma ai quarti

L’azzurro viene battuto da Gilliver. Oggi sarà di nuovo in gara nel fioretto. Pioggia di medaglie per la Cina.

 

Non poteva trovare avversario peggiore, Matteo Betti, per il suo assalto di quarto di finale nella prova individuale di spada maschile Categoria A. Il britannico Piers Gilliver, infatti, è fra i giovani più promettenti del circuito, l’unico ieri in grado di provare a contrastare lo strapotere cinese, finendo come la proverbiale fetta di prosciutto nel panino asiatico. Argento per lui, dopo aver ceduto 15-13 a Sun Gang, con il bronzo che va al solito Jianquan Tian alla seconda.

La gara dell’azzurro, che difendeva il bronzo quattro anni prima a Londra, racconta di un gironcino chiuso con due vittorie a fronte di tre sconfitte, risultato che ha condotto Matteo dritto fra le fauci del talentuoso britannico. Il match fra i due è tirato e combattuto, con Gilliver che solo nel finale riesce a piazzare il piccolo break che lo porta al traguardo a braccia alzate. Per il senese, invece, c’è subito la possibilità di riscatto immediato già nella prova individuale di fioretto di oggi. A Londra, tradito dal nervosismo, chiuse troppo presto la sua gara, in Brasile prova l’operazione riscatto.

Chi invece non ha certo bisogni di riscattarsi è la Cina, su cui ieri si è abbattuta un’autentica pioggia di medaglie. Della gara di spada maschile Categoria A abbiamo già dato conto in apertura di cronaca, a questa bisogna aggiungere la doppietta nella spada femminile Categoria A, dove la campionessa del Mondo Xufeng Zou ha impreziosito la sua collezione di medaglie dopo aver piegato in finale la connazionale Jing Bian, mentre il bronzo porta la firma dell’ucraina Evegenia Breus. Nella prova di categoria B, sempre al femminile, finisce il regno della thailandese Saysunee Yana: a batterla, manco a dirlo, una cinese, ovvero Jinjing Zhou, mentre il bronzo va alla rappresentante di Hong Kong Chong Chan Yui.

A tenere alta la bandiera della vecchia Europa ci pensa Andrei Pranevich: il bielorusso, infatti, si aggiudica la medaglia d’oro dopo aver battuto in finale l’iracheno Ali Amman, mentre il bronzo va all’ucraino Oleg Naumenko, che regala alla nazione dalla bandiera gialloblù la quarta medaglia in questa Paralimpiade. Ma là davanti, nella testa del medagliere, la Cina scappa a tutta velocità.

 

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma
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