A Berna trionfa la Francia, Italia settima

Italia battuta ai quarti dal Giappone. Vince la Francia sulla Svizzera. Terzo posto per la Russia.

 

Un settimo posto in rimonta contro la Danimarca per chiudere la prima uscita post-Olimpica per il quartetto azzurro della spada maschile. Questo ha raccontato la gara a squadre di Berna. I quattro azzurri (Marco Fichera, Enrico Garozzo, Paolo Pizzo e Andrea Santarelli, terzo ieri nella prova individuale), dopo l’esordio vittorioso contro il Canada nel primo assalto di giornata, hanno dovuto salutare la lotta per il podio nel match successivo contro il Giappone.

I nipponici impostano un match molto tattico – e lo 0-0 che si schioda soltanto al termine della quarta frazione ne è forse la rappresentazione più emblematica – e riescono a mantenere il piccolo vantaggio messo in cascina da Ito contro Garozzo nel già citato quarto periodo. A regnare poi è il più assoluto equilibrio, senza che gli azzurri riuscissero a ricucire lo strappo, fino al 15-18 che manda il Giappone avanti nel tabellone principale e l’Italia nel tabellone piazzamenti. Ne esce una sconfitta con Israele e la vittoria contro la Danimarca per il settimo posto finale. Un piccolo inciampo dopo tante belle prestazioni, ma del tutto ininfluente. Davanti c’è ancora tutta una stagione fa vivere, ci sarà tempo per ritrovare la vera Italia, quando anche la forma dei tiratori sarà entrata in una fase migliore.

Chi invece non ha inciampi è la Francia. Che non sembra per nulla patire l’addio di Hugues Obry in panchina e la partenza dei big dell'”Equipe des invincibles” che ha dominato negli ultimi anni. Yannick Borel e Daniel Jerent sono gli unici superstiti della vittoria olimpica, con loro Ronan Gustin e Jonathan Boannire a completare un quartetto che oggi ha dominato dal primo all’ultimo assalto, quello contro la Svizzera padrona di casa. Giusto qualche momento di equilibrio a inizio match, quindi la fuga decisiva, che ha di fatto disinnescato l’umo delle rimonte impossibili, ovvero Max Heinzer. Il folletto elvetico ci prova contro Yannick Borel, ma rimbalza contro il muro e deve alzare bandiera bianca sul 45-37.

Al terzo posto chiude la Russia di Angelo Mazzoni, con Anton Glebko bravo a ricucire lo strappo su Satoru Uyama e beffarlo alla priorità per il 16-15 finale. Il punteggio con cui si è chiuso il match racconta più di mille parole il copione seguito dalle due squadre. Tutte concentrate in coda le emozioni, con il match improvvisamente esploso dopo 8 frazioni all’insegna del tatticismo portato quasi all’estremo che fissano il tabellino sul 6-5 Giappone al momento dell’ultimo cambio. Il braccio di ferro finale va a Glebko, che va sotto per poi risalire e costringere il giapponese alla mort subite. A cui, ancora una volta, si rivela allergico: 16-15 e podio russia.

Twitter: agenna85

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Fotografia Augusto Bizzi
jizzrain.com/vd/2353-video

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