Spada femminile: il riscatto azzurro passa da Barcellona

Le spadiste italiane sin qui sono state poco brillanti nelle precedenti uscite. La missione riscatto parte allora da Barcellona. Dove l’anno scorso vinse Mara Navarria.

 

Fare a bene a Barcellona per dare una svolta una stagione sin qui ad azzurro stinto. E per preparare al meglio l’appuntamento con la gara di casa a metà febbraio. Questa la missione della spada femminile italiana che si appresta a partire per la Catalogna, dove da venerdì a domenica sarà impegnata nella quarta tappa di Coppa del Mondo.

Un solo piazzamento nelle otto in tre gare – quello ottenuto da Giulia Rizzi a Tallinn nella prima tappa stagionale – è un bilancio tutt’altro che ricco per una squadra dal potenziale alto come quella italiana, pur tenendo conto di una concorrenza agguerrita per quantità e qualità. Invertire la rotta diventa quindi fondamentale, provando magari a rinverdire i fasti dell’anno scorso, quando proprio sulle pedane catalane, Mara Navarria fece un’altra grande cavalcata che le fruttò la seconda vittoria di fila dopo la magia di Doha. Da lei, come soprattutto da Rossella Fiamingo, si attenda la scossa decisiva. Soprattutto nella gara a squadre, dove il tunnel imboccato nel luglio 2015 a Mosca sembra non vedere uno spiraglio di luce in fondo . Per il resto, il solito mix di gioventù, esperienza e talento per provare a svoltare e arrivare lanciate al Carroccio.

Quanto ai temi della gara, da segnalare innanzitutto il debutto stagionale di Emese Szasz, alla sua prima uscita da campionessa Olimpica. La magiara, dopo aver saltato per intero la prima parte di stagione durante la quale ne ha approfittato anche per sposarsi, torna a scrivere il proprio nome nelle liste di iscrizione. C’è poi una nuova numero uno in testa alla classifica, la tunisina Sarra Besbes, vincitrice dell’ultima gara 2016 e sempre più realtà di riferimento del circuito al femminile. E poi, le tante sorprese che a ogni gara questa arma sa regalare, come dimostrato anche dalla vittoria della statunitense Anna Van Brummen nella tappa cinese, senza dimenticare le solite big (anche se mancano comunque nomi importanti) pronte dare battaglia.

In queso complesso scacchiere, l’Italia proverà a muovere le sue pedine alla ricerca di un risultato positivo che porterebbe morale e carburante all’unico gruppo che, nella prima parte ad alta velocità di tutta la scherma azzurra, ha viaggiato spesso a corrente alternata. Barcellona chiama: Italspada, rispondi presente!

Twitter: agenna85

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Fotografia Augusto Bizzi/Fie
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