Battuto in finale Szilagyi. Podio per Gemesi e Gu. Stop agli ottavi per Occhiuzzi, Samele e Curatoli.
Un 15-11 per battere in finale il bicampione olimpico Aron Szilagyi e affermare, per la terza volta di fila, il predominio coreano sulla tappa di Coppa del Mondo di Varsavia. E così, dopo le due firme apposte da Bongil Gu (oggi comunque terzo, in coabitazione con Csanad Gemesi in un podio equamente spartito fra Corea e Ungheria), oggi è toccato a Junghwan Kim apporre la propria firma sull’albo della prestigiosa “Sabre de Wolodyjowski”.
Una finale controllata fin dalle prime battute del match, punto esclamativo su una gara che ha visto il numero uno del ranking di specialità battere in semifinale Gu prima di negare al bi-campione olimpico della sua prima vittoria nel suo nuovo status acquisito lo scorso agosto in Brasile. Fra le “vittime” del percorso odierno di Kim, anche il nostro Luigi Samele, che lotta con il coreano fino al 14 pari prima di venire beffato all’ultima stoccata. Stop agli ottavi di finale per il foggiano, così come per Luca Curatoli (fermato da Szialgyi) e Diego Occhiuzzi, i migliori della truppa azzurra nella gara di oggi. Che però incassa anche la brutta notizia dell’infortunio di Enrico Berrè: lo sciabolatore romano, si è infatti fatto male ad un ginocchio nel corso del derby contro Curatoli nel tabellone dei 32. Per lui, in attesa di conoscere l’entità dell’infortunio, immediato ritiro e niente prova a squadre domani, dove sarà sostituito da Lorenzo Romano.
Per quanto riguarda la gara degli altri azzurri impegnati oggi, stop ai 32 anche per Alberto Pellegrini (piegato per 15-14 da Luigi Samele in uno dei tanti derby che hanno caratterizzato la gara odierna), Giovanni Repetti (stesso punteggio contro Daryl Homer) e Luigi Miracco, mentre si è chiusa già al primo assalto la gara di Francesco Bonsanto (battuto da Berrè), Francesco D’Armiento e Lorenzo Romano.
Classifica – 1. Kim Junghwan (Kor), 2. Szilagyi (Hun), 3. Gu Bongil (Kor), 3. Gemesi (Hun), 5. Abedini (Iri), 6. Homer (Usa), 7. Ibragimov (Rus), 8. Seitz (Fra
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Fotografia di Augusto Bizzi/Fie
