Pazzesca Botello! A lei l’oro della sciabola Under 20

Prova monstre della messicana, che vince il Mondiale Under 20 a 14 anni. Battuta Gkountoura. Terze Pusztai e Nikitina. Splendida gara della Battiston, che si ferma a una stoccata dal podio.

 

A quattordici anni regina nella gara Under 20. Questa la sintesi estrema della pazzesca giornata vissuta da Natalia Botello, messicana, di professione sciabolatrice. Bronzo nella gara Cadetti, oro fra le Giovani, al termine di una gara in cui le è riuscito tutto alla perfezione. Volando, sulle ali dell’entusiasmo, dal 15-14 sulla Podpaskova nel tabellone delle 64, a un altro 15-14, quello contro la greca Gkountoura, che le ha regalato la medaglia d’oro.

Si deve arrendere la greca, altra protagonista di giornata, quando ormai sul 14-13 in suo favore il più sembrava fatto, dopo aver rimesso in piedi con esperienza (curioso parlando di atlete comunque giovanissime, ma fra le due la differenza è di sei anni e di tante gare nel circuito senior in più da parte della Gkountoura) un assalto che avevo visto la messicana partire a razzo. Poi, nella seconda parte del match il ritorno, prepotente, fino al pareggio e al sorpasso. Sembra finita, ma è lì che la Botello si inventa il numero, dapprima mandando a vuoto l’attacco della greca per poi colpire il più facile dei 14-14; quindi chiudendo ogni discorso con una parata/risposta in grande stile. Game, set and match.

Ad accomodarsi sul terzo gradino del podio, la reginetta della categoria Cadetti, Liza Pusztai, sgambettata in semifinale da sé stessa prima ancora che dall’ottima Gkountoura, con la greca che ringrazia per i quattro rossi che si è presa l’ungherese per falsa partenza. Bronzo anche per Olga Nikitina, penultimo ostacolo sulla strada verso la gloria percorsa a grande velocità dalla Botello.

Ma un posto sul podio oggi lo avrebbe meritato eccome Michela Battiston. Semplicemente splendida la gara della friulana che, contro la solita Gkountoura (che nel tabellone delle 32 aveva eliminato, non senza proteste dell’azzurra, Lucia Lucarini), dà vita a quello che tanto sul piano del pathos quanto su quello tecnico è stato forse il più bel match di giornata: un’altalena continua di fughe e controfughe, che trova la sua naturale risoluzione nella lotteria dell’ultima stoccata. Dove a fare la differenza del mondo è il braccio arretrato di Michela: attacco greco sulla preparazione azzurra e medaglia che per Michela sfuma nel modo più crudele.

Opaca invece la prova delle altre due azzurre in gara, con Chiara Crovari che viene eliminata già nel tabellone delle 64 dalla bulgara Ilieva (15-11) ed Eloisa Passaro che, dopo aver superato il primo assalto, si arrende sul 15-12 alla tedesca Julika Funke.

Classifica – 1. Botello (Mex), 2. Gkountoura (Gre), 3. Nikitina (Rus), 3. Pusztai (Hun), 5. Emura (Jpn), 6. Sheveleva (Rus), 7. Battiston (Ita), 8. Veranes Mustelier (Cub)

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Fotografia Augusto Bizzi per Federscherma