Un oro e un argento, festa doppia nelle gare a squadre di Minsk

I fiorettisti battono in finale la Polonia e si aggiudicano l’oro. Argento per gli spadisti, che cedono solo alla Spagna. Sconfitta nella finalina per le sciabolatrici, che chiudono così quarte.

 

La via dell’oro l’ha aperta ieri Francesco D’Armiento conquistando la gloria individuale nella prova di sciabola maschile. A distanza di ventiquattro ore, sulle stesse tracce si sono messi i quattro ragazzi del fioretto maschile. Guillaume Bianchi, Francesco Ingargiola e Damiano Rosatelli, coadiuvati da Alessandro Maci, hanno strappato il pass per il gradino più alto del podio al termine della finale contro la Polonia, domata per 45-34.

Ultimo tassello di un cammino iniziato con l’affermazione nei quarti sull’Ucraina e passata anche dal vittorioso incrocio di lame contro i padroni di casa della Bielorussia, fino a completare il puzzle nell’assalto decisivo, con gli azzurri a comandare le operazioni dal primo all’ultimo match fino alla firma in calce di Francesco Ingargiola a chiusura di ogni discorso. Alle spalle degli azzurri, la lotta per la medaglia di bronzo è affare – senza troppa storia – fra Francia e Bielorussia, con il transalpini ad artigliare facilmente il terzo gradino del podio.

C’è invece la Spagna di Yulen Pereira a togliere la gioia del titolo continentale agli azzurri della spada (Lorenzo Buzzi, Gabriele Cimini, Emanuele Rocco, Andrea Russo), che si fermano proprio sul più bello, con gli iberici a imporsi per 45-36. In mezzo, una gara cominciata battendo la Germania agli ottavi e proseguita avendo la meglio su Ungheria e Gran Bretagna, assalto quest’ultimo che ha spalancato agli azzurri il pass per la finalissima. L’esito è storia nota, mentre è storia di vittoria polacca la sfida per il bronzo, con la formazione biancorossa ad avere la meglio sulla Gran Bretagna.

Va infine alla (fino a un certo punto) sorprendente Turchia la prova di sciabola femminile, terza gara in programma oggi. Una prova che all’Italia ha dato ben poca soddisfazione, con le azzurre (Sofia Ciaraglia, Camilla Fondi, Rebecca Gargano, Chiara Mormile) che a fine giornata chiudono quarte. Una vittoria contro l’Ucraina in apertura, quindi le sconfitte con Francia (dopo una buona partenza) e Bielorussia a cristallizzare un amaro piazzamento ai piedi del podio. A volare, invece è la Turchia, guidata da una Iryna Shchukla in formato super: sgambetto alla Russia ai quarti, stop alla Bielorussia in semifinale, scacco matto alla Francia (favorita della vigilia assieme alle azzurre) nell’atto decisivo. E oro in tre semplici mosse.

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

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