Sicilia Bedda in alta quota, Fichera e Munzone a podio a Bogotà

Marco Fichera battuto in finale da Nikishin. Terzo posto per Edoardo Munzone, alla miglior gara in carriera. Garozzo e Pizzo si fermano ai quarti. 

 

Chiamiamola pure un’Italia a trazione siciliana quella che, ai quasi 3000 metri dell capitale colombiana, si è fatta grande nel Grand Prix di spada a Bogotà. Siciliana è Alberta Santuccio, che ha chiuso al terzo posto la gara femminile, suoi corregionali sono Marco Fichera ed Edoardo Munzone, secondo e terzo nella prova maschile, dove a festeggiare sul gradino più alto è l’ucraino Bogdan Nikishin. E se a tutto ciò aggiungiamo il podio solo sfiorato da Enrico Garozzo e Paolo Pizzo – al suo ritorno in una finale a otto che mancava da due anni – il quadro è completo: laggiù, a Catania e dintorni, c’è un aria magica che culla spadisti.

Gara ricca di spunti, quella del Grand Prix al maschile: a partire dalla seconda finale consecutiva conquistata da Marco Fichera, che gli frutta il terzo podio stagionale complessivo e certifica il grande momento di forma del poliziotto acese. Ma se a Parigi tutto era filato liscio fino alla fine, fino a sollevare il prestigioso Trofeo Monal per festeggiare come meglio non si poteva la prima vittoria in Coppa del Mondo, a Bogotà a vincere è l’ucraino Bogdan Nikishin, che nell’atto decisivo si impone per 7-3. Ma al netto dell’amarezza, da lui stesso palesata tramite social, per il risultato finale, Fichera chiude la sua stagione di Coppa del Mondo con un bilancio di due secondi posti e una vittoria, e ora guarda ad Europei e Mondiali con il serbatoio pieno alla voce fiducia.

Ed è sempre la spada di Nikishin a porre fine all’entusiasmante cavalcata di Edoardo Munzone, che dopo podi e vittorie in gare satellite – l’ultima delle quali centrata non più tardi di due settimane fa in Costa Rica – centra la sua miglior prestazione in assoluto in una prova di Coppa del Mondo, impreziosita anche dalle vittorie sul campione Olimpico di Londra 2012 Ruben Limardo, sul numero 1 del ranking Mondiale Yannick Borel e su Enrico Garozzo nell’assalto che gli ha spalancato la porta del podio. Da cui rimane giù per una sola stoccata anche Paolo Pizzo, che pure contro Park Kyungdoo era partito forte, prima di subire la rimonta e venire beffato sul più bello dal coreano poi terzo a fine giornata. Tanta amarezza per l’aviere catanese, per un ritorno sul podio due anni dopo Parigi pregustato e poi sfumato in quel modo, ma anche altrettante indicazioni positive per l’iridato 2011, che nel suo percorso ha anche affrontato e battuto Matteo Tagliariol e Andrea Vallosio fra sedicesimi e ottavi di finale.

Si ferma al primo assalto di giornata, invece, la gara di Andrea Santarelli, battuto per 15-14 dal giapponese Koki Kano, mentre Lorenzo Buzzi, dopo essersi preso lo scalpo dell’oro Olimpico di Rio Park Sangyoung (15-10) all’esordio, ha dovuto lasciare strada al turno successivo al russo Sergey Khodos.

Classifica – 1. Nikishin (Ukr), 2. Fichera (Ita), 3. Munzone (Ita), 3. Park K. (Kor), 5. Garozzo (Ita), 6. Jung (Kor), Sukhov (Rus), Pizzo (Ita)

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Fotografia di Augusto Bizzi

 

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