Irene Vecchi: «A inizio anno non mi sarei aspettata una medaglia»

Le parole della sciabolatrice livornese dopo il bronzo nella prova iridata di Lipsia.

 

Terzo posto finale e la sensazione che forse quella medaglia che ora pende al collo di Irene Vecchi sarebbe potuta essere di un altro colore. Tuttavia la livornese preferisce guardare il lato positivo della storia e si coccola il suo bronzo: «A inizio anno non mi sarei aspettata questa medaglia. Vero che ogni lasciata è persa, ma ci sarà un’altra occasione l’anno prossimo e, soprattutto, c’è un’altra gara fra pochi giorni in cui voglio fare bene. Motivo per cui preferisco vedere il lato positivo e godermi questo bel “fardello” che pende al collo».

Sull’assalto con la Besbes, chiuso in vantaggio 8-0 all’intervallo, Irene analizza così: «Mi sono fatta io troppi problemi, come se mi fossi ricreata un mostro che pensavo di aver distrutto all’inizio. Purtroppo fa parte del gioco, bisogna saper accettare anche le sconfitte. Riparto da questa lezione».

Non manca un messaggio per Sara Balzer, sfortunata avversaria di Irene nel match di ottavi, vittima di un grave infortunio al ginocchio: «Spero si possa riprendere al più presto. Con lei abbiamo diviso momenti di tensione ma anche di divertimento in ritiro giusto settimana scorsa, fa sempre male vedere una ragazza infortunarsi in questo modo. Accompagnarla fuori dalla pedana mi è venuto spontaneo».

In chiusura un bilancio generale sulla stagione appena conclusa (perlomeno a livello individuale): «Ho fatto una stagione un po’ altalenante, ma ciò non mi sorprende pi di tanto. Devo dire però che sono andata sempre in crescendo, ho lavorato molto e anche se un po’ mi rode, non posso che essere soddisfatta per oggi».

Twitter: agenna85

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Fotografia Augusto Bizzi