Spada maschile, il riepilogo del fine settimana di Legnano

Protagonisti, temi e approfondimenti del fine settimana del Trofeo Carroccio di spada maschile a Legnano.

 

Il Trofeo Carroccio è tornato ad ospitare, dopo quattro edizioni al femminile, la tappa italiana della Coppa del Mondo di spada maschile. Un week-end che ha comunque sorriso agli azzurri, che incassano la doppia finale a otto di Pizzo e Fichera e il secondo posto nella gara a squadre. Ma andiamo a vedere cosa ci ha raccontato il fine settimana di Legnano nel consueto riepilogo/approfondimento del lunedì.

Il nuovo Numero 1 – Non è arrivato il podio per Paolo Pizzo, ma l’aviere siciliano si consola con la conquista della prima posizione del ranking. Un premio meritato, dopo l’incredibile finale della passata stagione coronata con l’argento Europeo e il bis Mondiale; ma anche per il buon avvio di questa nuova annata, con gli ottavi di finale di Berna e la finale a otto di Legnano. Paolo aveva già vinto la Coppa del Mondo nel 2011.

Piglio da veterano – Sedici anni e debutto assoluto in Coppa del Mondo per Davide Di Veroli; ma in pedana tutto ciò davvero non si è visto. Anzi, il romano ha affrontato ogni assalto con il piglio del veterano, dimostrando gradi doti di gestione contro spadisti ben più esperti e titolati (come l’ucraino Khvorost, incontrato ed eliminato nel percorso di qualificazione). Ma non solo: ha superato indenne la maratona del primo giorno, iniziata con 3 vittorie e altrettante sconfitte nel girone e passata attraverso ben 3 assalti ad eliminazione diretta. Lo ferma nel tabellone dei 64 Daniel Jerent, non prima però di aver creato più di un grattacapo al componente del quartetto campione Olimpico a Rio. Ne sentiremo parlare, e ne riparleremo su queste colonne.

A un passo dalla finale a otto – Continua l’apprendistato di Valerio Cuomo, che dopo Berna gareggia anche a Legnano. Bella la prova del leader del ranking di Coppa del Mondo Under 20, che chiude agli ottavi di finale battuto da Paolo Pizzo. Fra i giovani, bene anche il torinese Amedeo Zancanella, che si spinge fino al tabellone dei 32.

La riscossa di Enrico – «Un perdente trova una scusa, un vincente trova una strada!! Testa bassa e pedalare!!». Così Enrico Garozzo aveva commentato sui suoi profili social la deludente gara individuale di sabato, chiusa già al tabellone dei 32. Lo spadista acese, messe al bando le scuse, non ci ha messo tanto a trovare la strada, diventando protagonista assoluto della prova a squadre: sua la rimonta e vittoria alla priorità contro Jason Pryor ai quarti di finale (recuperando 4 stoccate); sua la firma del 44-43 contro la Francia, sempre alla priorità. Con la Russia si trova a dover scalare una montagna troppo alta per il recupero ma fa comunque 11-10 contro Sukhov. Tanta sostanza e una grande certezza: Enrico Garozzo appartiene alla categoria dei vincenti.

Una squadra, una garanzia – Prendiamo ancora le parole di Enrico Garozzo: «Ieri sera mi dicevo di dover partite da alcune certezze. Ecco, per me loro 3 lo sono!! Grande 2 posto oggi a Legnano!» I loro tre in questione sono ovviamente Marco Fichera, Paolo Pizzo e Andrea Santarelli, i suoi compagni di avventura. Dopo i brutti piazzamenti di Tbilisi e, soprattutto, Lipsia, si attendevano segnali dal quartetto che un anno e mezzo centrava l’argento alle Olimpiadi: quarto posto a Berna, secondi qui a Legnano. Canada, Stati Uniti, ma soprattutto la vittoria proprio con i cugini d’Oltralpe in un derby sempre sentito. Il tutto condito dal solito spirito di gruppo, quello che ha fatto da collante e permesso di superare i momenti più difficili, arrivando a sfiorare l’Olimpo.

Digiuni spezzati e prime volte – Tante le storie che si intrecciano nel podio della gara individuale di sabato. Se per Max Heinzer il terzo posto è l’ennesimo aggiornamento delle sue statistiche (quattordicesimo podio in Coppa del Mondo, ma solo la seconda volta sul terzo gradino, a fronte di 9 vittorie e tre secondi posti), diversi sono i numeri degli altri protagonisti: Andras Redli, il vincitore, ha spezzato un digiuno di vittorie che in Coppa del Mondo durava dal 2009 (Heidenehim), mentre tanto Daniel Berta – secondo- quanto Ruslan Kurbanov hanno festeggiato a Legnano il primo podio in carriera nel circuito di Coppa. Il kazako è campione asiatico in carica.

Twitter: agenna85

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Fotografia Bizzi/Fie