Spada femminile, il riepilogo del Grand Prix di Doha

Protagoniste, temi e approfondimenti della prova di spada femminile valida per il Grand Prix di Doha.

 

Il Grand  Prix sulle pedane di Doha ha chiuso la prima parte di stagione della spada femminile. Una gara che all’Italia ha regalato la gioia del secondo posto di Mara Navarria, della finale a otto di Giulia Rizzi ma anche alcune ombre con le prestazioni poco brillanti delle altre azzurre uscite troppo presto di scena. Andiamo a rivivere quanto accaduto nella gara femminile con il nostro consueto riepilogo del lunedì.

Mara al top – Ogni qual volta Mara Navarria sale sul podio, male che vada chiude al secondo posto. Sennò è vittoria. E se ieri non è arrivata la vittoria numero 3 della sua amata Doha, è però arrivato l’aggiornamento a quota sette alla voce podi complessivi. Ma, soprattutto, è arrivata la certificazione dell’ottimo momento di forma della trentaduenne spadista di Carlino, al secondo piazzamento sul podio in tre gare stagionali dopo la vittoria di Tallinn. In mezzo, l’uscita precoce a Suzhou: un qualcosa che, alla luce di quanto accaduto ieri, si può tranquillamente derubricare a incidente di percorso.

E brava Giulia – Fra le protagoniste della gara di ieri, anche Giulia Rizzi. Un’italspada a trazione friulana, quindi, sulle pedane di Doha, con Giulia autrice di una bella gara che l’ha vista avere la meglio, fra le altre, anche su Yiwen Sun, vincitrice a Suzhou e numero tre del Mondo. Peccato per la sconfitta contro la coreana Choi Injeong, che negli altri due precedenti match si era sempre dovuta inchinare all’azzurra.

Tre gare per tornare regina – Ci ha messo pochissimo Ana Maria Branza a tornare sul gradino più alto di una prova di Coppa del Mondo. Tre gare da quando, dopo il periodo sabbatico che si era presa dopo le Olimpiadi, ha annunciato il suo ritorno alle competizioni. Una grande gara la sua, passata anche dalle vittorie sulle ultime due campionesse del Mondo (Tatiana Gudkova e la nostra Rossella Fiamingo) e chiusa battendo Mara Navarria. Quindicesima vittoria in carriera per lei fra Coppa del Mondo e Grand Prix, per il podio complessivo numero 36.

Volto nuovo in casa Cina – “Tradito” dalla Sun, Hugues Obry si gode il podio di Hou Guangjuan. Tante gare chiuse nel gruppone, ieri una scalata irresistibile che l’ha vista stendere, fra le altre, Sarra Besbes e, soprattutto, negare il podio alla campionessa Olimpica di Rio Emese Szasz Kovacs. Per fermare la sua corsa ci è voluta tutta l’esperienza e la giornata di grazia di Ana Maria Branza. Le prossime gare ci diranno di più sul fatto che si possa essere trattato di un exploit di una gara o qualcosa di più, intanto ci segniamo questo nome sul nostro proverbiale taccuino del giornalista.

Miss costanza – “Ancora un quinto posto…”, con tanto di hashtag #notgoodnotbad. Così Emese Szasz ha commentato la sua gara a Doha. Un podio e due finali a otto il bottino dell’olimpionica di Rio 2016 in questo primo scorcio di stagione, tirata all’insegna di quella regolarità che è suo marchio di fabbrica. La campionessa ungherese c’è sempre, difficilmente sbaglia gara.

Il ritorno di Violetta – Due vittorie, qualche sprazzo di grande classe e l’eliminazione agli ottavi per mano della sua bestia nera Choi Injeong (tre ko in altrettanti incroci). Il Grand Prix di Doha ha visto tornare in gara Violetta Kolobova, che aveva saltato le prime due tappe stagionali. Per sua ammissione c’è ancora tanto da lavorare, ma la Russia torna a contare sulla classe della ventiseienne di Dzerzhinsk.

Twitter: agenna85

Pianeta Scherma su Twitter

Pianeta Scherma su Facebook

Fotografie Augusto Bizzi

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *