Verona 2018, quante stelle sotto il cielo dell’Arena

Fra i protagonisti delle gare del prossimo Mondiale Giovanile, moltissimi atleti che già dicono la loro a livello Assoluto. Da Ebert a Queroli, passando per Pusztai, ecco le stelle più brillanti di Verona 2018.

 

Giovani eppure già stelle brillanti della scherma. Verona si prepara ad accogliere i Campionati del Mondo Cadetti e Giovani e i tanti talenti pronti a lanciarsi nel gotha dello sport, ma scorrendo le liste non possono non saltare all’occhio alcuni nomi che vediamo abitualmente presenti anche nelle entry list delle gare di Coppa del Mondo assolute se non dei Mondiali: ma non solo, perché spesso in queste gare i protagonisti che ora andremo a conoscere sanno dire eccome la loro. E se fra le fila azzurre spicca il nome di Martina Favaretto – capace di entrare in finale a otto alla sua prima gara Senior in occasione del Grand Prix di fioretto di Torino nello scorso dicembre – tantissime sono le stelle straniere attese alla rassegna all’ombra dell’Arena.

Particolarmente ricca è la costellazione “sciabola femminile”, grazie soprattutto ai nomi di Caroline Queroli e Liza Pusztai: la francese, al suo congedo dalla categoria, vanta però già due titoli del Mondo vinti nel 2015 e nel 2016, in entrambi i casi a spese di Manon Brunet, sua compagna di nazionale nella squadra A di cui è entrata stabilmente a far parte dal Mondiale di Lipsia (complice l’infortunio occorso a Sara Balzer) ma di cui è diventata presto colonna. La Queroli vanta anche un podio in Coppa del Mondo, conquistato lo scorso giugno nel Grand Prix di Mosca. Non è nemmeno più nuovo il nome della Pusztai: l’ungherese sembra bruciare le tappe, anche se non ha ancora il metallo più prestigioso di categoria; ma viene dal bel secondo posto di una settimana fa in Coppa del Mondo ad Atene dove ha pagato qualche ingenuità di troppo contro l’esperienza della Pascu e, soprattutto, ha già nel carniere un bronzo Europeo vinto l’anno scorso a Tbilisi. Della gara anche altri due prospetti interessanti come l’altra francese Sarah Noutcha e la giapponese Misaki Emura, seconda e terza nella prova di Baltimora vinta dalla nostra Martina Criscio lo scorso gennaio.

Fra le fiorettiste, i nomi “caldi” sono quelli di Leonie Ebert e Marta Martyanova. Pur essendo una classe 1999, la tedesca di Wurzbrug è ormai da considerarsi una veterana: lanciata a livello assoluto da Andrea Magro nel 2015, quando venne convocata per i Mondiali di Mosca, la Ebert è ormai cardine del quartetto tedesco Assoluto e punta di diamante della nazionale Under 20: da sola ha portato le compagne all’oro a inizio mese a Sochi e giusto una settimana fa si è spinta fino al terzo posto nel Grand Prix di Anaheim. Stabilmente nel giro della nazionale maggiore russa è anche Marta Martyanova. Nella spada, infine, la cinese Nuo Xu.

Meno ricco il panorama al maschile, anche se non mancano elementi da osservare con grande interesse: da Jakub Jurka nella spada – dove in gara c’è anche Mate tamas Koch, terzo l’anno scorso nella gara di Heidenheim – a Kiril Borodachev, fra i protagonisti della stagione di Coppa del Mondo del fioretto maschile e l’anno scorso vincitore del titolo fra i Cadetti. Senza dimenticare il nostro Davide Di Veroli, fra i volti più attesi della manifestazione.

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Fotografie Augusto Bizzi

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