Che domenica bestiale! Gli Stati Uniti fanno la storia fra Dubai e San Pietroburgo

Negli Emirati Arabi la squadra di spada femminile centra la prima vittoria in Coppa del Mondo nella specialità. I fiorettisti fanno cinque su cinque.

Da Dubai a San Pietroburgo, tutte le strade portano…a una domenica che resterà a lungo negli annali della scherma statunitense. La vittoria come filo a stelle e strisce a collegare le due sedi di gara del fine settimana di Coppa del Mondo appena andato in archivio, che riscrive la storia del movimento americano, fra prime volte dolcissime e conferme di una superiorità che sin qui è stata schiacciante.

La prima volta è quella delle spadiste: prima dell’impresa firmata ieri da Courtney Hurley, Kelley Hurley, Kate Holmes e Natalie Vie, il quartetto Usa non aveva mai vinto una prova di Coppa del Mondo. La gara di ieri è stata una cavalcata di grande spessore, passata dalle eliminazioni di Cina e Francia e dalla bella vittoria alla priorità contro la Russia griffata dalla Holmes sulla Kolobova; un successo che arriva peraltro come seguito al podio di Barcellona dello scorso febbraio: allora le americane chiusero al terzo posto dopo aver battuto la Romania nella finalina.

Foto: Davin Manky

La dimostrazione di forza, invece, è quella dei quattro tenori del fioretto maschile: cinque vittorie in altrettante uscite a squadre per Miles Chamley-Watson, Race Imboden, Alexander Massialas e Gerek Meinhardt, che in attesa di affrontare gli impegni dei campionati Continentali e, soprattutto, Mondiali – provando magari ad eguagliare il grand slam delle fiorettiste azzurre nella passata stagione, che dopo aver conquistato tutte e cinque le tappa di Coppa, chiusero con il doppio oro a Europei e Mondiali – si gode l’assoluta imbattibilità al termine della regular season di Coppa del Mondo.

Da quando sulle pedane di Lipsia gli azzurri li hanno battuti negando loro ancora una volta la gioia del titolo iridato come già accaduto quattro anni prima a Budapest, i ragazzi guidati a bordo pedana da Massialas senior non si sono più fermati: dal Cairo a San Pietroburgo, passando per Tokyo, Parigi e Bonn, non c’è stato avversario in grado di batterli. Ci ha provato per due volte l’Italia, non è andata meglio a Russia (Il Cairo) e Corea (due volte fra Tokyo e Bonn): tutti respinti con perdite. Ma quello delle cinque vittorie in fila è solo la punta dell’iceberg: nelle ultime due stagioni, infatti, gli statunitensi hanno mancato il podio soltanto a Bonn. In punta di fioretto, in attesa di poter scrivere nuovi record.

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Fotografia Bizzi/Fie