Italspada da battaglia a caccia del tesoro iridato

L’ottima forma della Navarria, la bella stagione di Rizzi, la carica di Fiamingo. L’Italia della spada femminile punta a essere protagonista sulle pedane di Wuxi.

 

Fare bene si può. Anzi, si deve. Per la caccia alle medaglie, l’Italspada al femminile lancia prepotente la sua candidatura tanto nella gara individuale quanto in quella a squadra. Non saranno gare facili, ça va sans dire, ma le tante buone indicazioni emerse dalla stagione di Coppa del Mondo lasciano ben sperare per un ruolo di assolute protagoniste recitato dalle azzurre.

A partire da Mara Navarria: a 32 anni, la spadista di Carlino sta vivendo la sua miglior stagione in assoluto. Smaltita la delusione per la mancata qualificazione e assorbito il nuovo inizio con tanto di trasferimento a Rapallo alla corte di Roberto Cirillo, la Navarria si presente a Wuxi forte della testa del ranking Mondiale, corroborata dalla vittoria di Tallinn nella prima gara stagionale e impreziosita dal successo di Budapest e dal secondo posto di Doha. Per Mara, quindi, la grande occasione di artigliare quel successo importante che tanto merita e impreziosire il tutto magari con la conquista della Coppa del Mondo.

Da una friulana all’altra: Giulia Rizzi ha dimostrato sin qui grande costanza di rendimento, malgrado un’epicondilite al gomito destro come fastidiosa compagna di viaggio sin dalle prime battute della stagione che dopo i Mondiali costringeranno l’atleta delle Fiamme Oro all’intervento chirurgico: per lei, quattro piazzamenti nelle otto che fanno ben sperare in vista del doppio impegno iridato del 22 e 25 luglio.

Dove proverà a emergere dall’anonimato Rossella Fiamingo: «Non mi nascondo» aveva detto giorni fa la stessa catanese in un’intervista apparsa su La Sicilia «in Cina punto al tris iridato». Una scalata che, salvo forfait dell’ultimo momento fra le atlete davanti a lei nella classifica Mondiale, comincerà con la sempre delicata e fastidiosa fase a gironi prevista proprio in apertura di Mondiale. Una piccola seccatura in più, ma se Rossella tornerà la “macchina da grandi eventi” che – fatta eccezione per Lipsia 2017 – ha saputo dare spettacolo centrando la doppietta iridata fra Kazan e Mosca prima di andare a un passo dall’oro a Rio 2016, stiamo certi ci farà divertire.

Tutte e tre, poi, andranno all’assalto della prova a squadre. Dove troveranno come compagna di avventura Alice Clerici al posto di Alberta Santuccio, che si giocherà le sue carte solo nella prova individuale. Cambio di rotta, quindi, per Sandro Cuomo rispetto al quartetto “classico” (in un’annata che aveva comunque visto tanti esperimenti da parte del ct, con l’inserimento – oltre che della stessa Clarici – anche di Roberta Marzani in una rotazione da cui sono state esenti solo Fiamingo e Rizzi) con la riproposizione di una formazione che aveva già tirato proprio in Cina, nella tappa di Coppa del Mondo di Suzhou: in quell’occasione le azzurre chiusero all’ottavo posto.

Altra gara, altra posta in palio, prestigiosa certo ma non paragonabile a una medaglia iridata: da quel giorno, però, tanta acqua è passata sotto i ponti, compresi due podi fra Barcellona e Dubai prima dello stop di Novi Sad. Da cui, però, le ragazze hanno tratto una lezione importante sull’approccio alle gare: quello da non ripetere, fatale contro la Francia ai quarti di finali, quello invece di cui farne tesoro fin dalle prime battute, decisivo per spazzare via la Russia nella sfida per il quinto posto. A Wuxi serve solo mettere in pratica quanto la pedana serba ha trasmesso, tutto il resto verrà da sè.

Twitter: agenna85

Pianeta Scherma su Instagram

Pianeta Scherma su Facebook

Fotografia Augusto Bizzi