Gli effetti di Garozzo sul fioretto

Etica del lavoro e fonte di ispirazione per Alice Volpi ed Alessio Foconi. Dietro alle vittorie del fioretto azzurro c’è molto del campione Olimpico di Rio.

 

Stavolta sul podio non ci è salito. Daniele Garozzo si è fermato al quarto di finale del Mondiale di Wuxi, senza medaglia per una sola stoccata, dopo un filotto fatto di un oro olimpico, un titolo europeo, un bronzo mondiale, un argento continentale. Ma in questi due giorni ha visto vincere la sua fidanzata e uno dei suoi amici migliori, li ha visti provare quella stessa gioia che lui conosce già bene, e in fondo, lasciatecelo dire, è pure un po’ merito suo.

Alessio Foconi l’ha detto chiaramente: “Ho visto Daniele vincere un’Olimpiade e ho pensato che volevo raggiungerlo”. Due anni fa il ternano era fuori dal quartetto azzurro, un quartetto che sembrava blindato fino alla viglia della qualifica olimpica di Rio. Poi è cambiato qualcosa. Daniele ha avuto un’occasione e l’ha sfruttata. Ha preso il posto di Valerio Aspromonte e non gliel’ha più restituito. Ha aperto una breccia in un fortino che sembrava impenetrabile, ha staccato il biglietto per Rio, a suon di risultati si è guadagnato anche l’occasione per disputare la prova individuale alle Olimpiadi e vincerla, ha mostrato a tutti che si poteva fare, che non esistono gerarchie inscalfibili, che non ci sono vette che non si possano raggiungere col duro lavoro, la fiducia nei propri mezzi, la perseveranza.

Alessio Foconi l’ha visto da casa, Alice Volpi era lì, a Rio, a fare da sparring partner ad Arianna Errigo ed Elisa Di Francisca. Un talento enorme, campionessa del mondo under 20 nel 2012, che fino ad allora non era ancora maturato del tutto. Un’inclinazione al lavoro e alla fatica altalenante si era innestata sulle difficoltà ambientali che ogni giovane fiorettista italiana si ritrova ad affrontare quando deve infilarsi tra le Vezzali, le Errigo, le Di Francisca, le Batini. Per diventare campionessa tra le campionesse, Alice si è affidata a un’esperta della materia, Giovanna Trillini, ha beneficiato del lavoro svolto con Annalisa Coltorti, ma a cambiarla è stata anche la relazione con Daniele. «È quello che mi dice sempre di non mollare quando sono stanca e l’ho ascoltato», ha raccontato Alice dopo la bellissima medaglia d’oro vinta due giorni fa.

Perché Daniele è quello che non molla mai, non cede un centimetro, quello che ha vinto un’Olimpiade dopo aver passato la notte a vomitare, quello che ha vinto un Europeo pur non riuscendo a reggersi in piedi, quello che ha sfiorato un podio in Coppa del Mondo, a Torino, dopo uno pneumotorace e due settimane di allenamento blando alle spalle. Etica del lavoro, perseveranza, fiducia, sono caratteristiche che hanno permesso a Garozzo di emergere e che in qualche modo si sono riflesse su chi gli sta vicino, generando un effetto collaterale positivo su tutto l’ambiente del fioretto italiano. Ricadute di sistema che possono generare un circolo virtuoso in cui il talento individuale si fa bene collettivo. Guardate cosa è successo dopo Rio 2016 ad Alessio Foconi e Alice Volpi, se non ci credete.

Twitter: GabrieleLippi1