Fioretto e spada femminile: il futuro è già arrivato?

Favaretto e Isola dentro, Errigo e Fiamingo fuori. La nuova stagione comincia tra sorprese ed esperimenti affascinanti. A pochi mesi dall’avvio della qualifica olimpica.

 

Domani è già oggi. I primi quartetti azzurri della stagione del fioretto e della spada femminili sembrano volerci dire questo. Due novità importanti saltano subito all’occhio nei nomi di Martina Favaretto e Federica Isola, scelte dai rispettivi ct per le prime gare a squadre dell’anno. Così come rumore fanno i nomi di chi, almeno in queste prime gare, non ci sarà: Arianna Errigo e Rossella Fiamingo.

Martina Favaretto, classe 2001, primo anno Giovani, brucia le tappe con un ingresso in squadra decisamente precoce, merito dei titoli conquistati nelle categorie under 17 e under 20 (l’ultimo in ordine di tempo quello di vicecampionessa olimpica giovanile arrivato a Buenos Aires) ma anche della maturità dimostrata nelle gare tra le grandi, con il bronzo agli Assoluti di Milano e forse ancora di più con la finale a otto centrata al Gp Fie di Torino dell’anno scorso.

Federica Isola, classe 1999 e ancora un anno da fare nell’under 20, esordirà in prima squadra a Tallinn dopo essere stata riserva ai Mondiali di Wuxi 2018. Anche qui il biglietto da visita parla di un dominio quasi assoluto tra le Giovani, con la vittoria di due Coppe del Mondo di fila e un titolo continentale arrivato nella scorsa stagione. Ma parla anche di un terzo posto nel Gp Fie di Cali, alla seconda gara di Coppa del Mondo assoluta fuori dall’Italia.

Parallelamente scorre il discorso sulle escluse eccellenti di inizio stagione. Arianna Errigo non sarà in quartetto per scelta del ct Andrea Cipressa, presa all’indomani del Mondiale di Wuxi, in cui la monzese è sembrata perdersi dopo la semifinale individuale contro la Thibus, incappando in una prova a squadre ben al di sotto delle sue possibilità. Ma in ballo c’è anche il discorso della doppia arma, con la Errigo decisa a proseguire nel suo personalissimo progetto sciabola nonostante le indicazioni contrarie del Consiglio Federale.

L’esclusione di Rossella Fiamingo rientra invece nel discorso di ampliamento della squadra nazionale avviato dal ct Sandro Cuomo un anno fa. Un discorso che l’anno scorso aveva portato a un turnover che aveva coinvolto Alberta Santuccio, Roberta Marzani, Mara Navarria e Alice Clerici, con le ultime due poi scelte per la squadra dei Mondiali. Quest’anno nel turnover entra anche la Isola e, per la prima volta da quando vi entrò nel 2011, esce di squadra Rossella Fiamingo, due volte campionessa del mondo individuale.

È certamente vero che siamo solo alla prima gara della stagione, ma questi esperimenti assumono un peso specifico rilevante se si considera che l’anno prossimo comincerà il cammino di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Le due squadre ci si avvicinano con presupposti diversi. Il fioretto femminile è preoccupato esclusivamente di riprendersi il ruolo di guida nel contesto mondiale perso nella finale contro gli Usa ai Mondiali, ma la qualificazione non sembra poter essere in discussione.

Molto più complicato il discorso per quanto riguarda le spadiste, reduci da una stagione in cui i segnali positivi in Coppa erano stati cancellati dalle pessime prestazioni tra Europei e Mondiali. Un altro fallimento, dopo quello di Rio 2016, non sarebbe accettabile, anche per questo la prima parte della stagione diventa importante. Via agli esperimenti, sperando di fare punti e migliorare un ranking che da aprile in poi comincerà a pesare davvero. Per quei mesi sarà bene avere le idee chiare e un quartetto solido, su cui intervenire il meno possibile e solo in casi estremi, in senso positivo (con l’esplosione di qualche giovane) o negativo (se i risultati dovessero essere negativi).

Twitter: GabrieleLippi1