Azzurri fermati solo dalla Russia in finale dopo una grande gara. Terzo posto per la Corea.
Se quello di Berna doveva essere un esperimento per Sandro Cuomo – che inserisce Gabriele Cimini e Federico Vismara in quartetto accanto a Paolo Pizzo e Marco Fichera – non si può dire che non sia venuto fuori bene. Secondo posto ma soprattutto una gara di altissima levatura per gli spadisti azzurri, che si arrendono di misura solo alla Russia in finale, al termine di un assalto tattico per tutto il suo svolgimento e risoltosi solo nell’ultimo parziale, con Sergey Bida a firmare il 31-27 decisivo su Marco Fichera.
Ma se la meta è una splendida piazza d’onore, è stato il viaggio a essere entusiasmante: merito di un Fichera super ispirato, perfettamente assecondato da Cimini e Pizzo in cerca di riscatto dopo la mancata qualificazione al tabellone principale della prova individuale e da un Federico Vismara reduce dal suo primo podio in carriera che si è fatto trovare pronto quando chiamato in causa. Gara tutt’altro che semplice, quella degli azzurri, che fin dalle prime battute ed eccezion fatta per il Brasile agilmente scollinato nel tabellone dei 32, hanno trovato sul loro cammino avversari decisamente insidiosi: l’ottavo di finale contro il Giappone di Minobe è stato solo il gate di ingresso in un canale in cui navigavano clienti come la Svizzera – vogliosa di figurare davanti al proprio pubblico e in veste di campione del Mondo – e la Corea, entrambe battute d’autorità fra quarti e semifinale.
Prima della già citata sfida alla Russia e la susseguente sconfitta che ha cristallizzato il secondo posto, mentre a completare il podio ci hanno pensato i coreani che hanno avuto la meglio sull’Ungheria nella finalina per il terzo posto.
Twitter: agenna85
Fotografia Eva Pavia/Bizzi
