Al Pala Alpitour la quarta prova stagionale di Coppa del Mondo per fiorettiste e fiorettisti.
Nuova location, nuova scansione del calendario ma stesso, grande spettacolo in pedana. A Torino sale l’attesa per il ritorno del Grand Prix di fioretto, quarta tappa stagionale tanto per il circuito femminile quanto per quello maschile. Appuntamento da non perdere, quindi, quello che andrà in scena fra venerdì e domenica nello scenario del Pala Alpitour, che da quest’anno prende il posto dello storico Pala Ruffini come teatro di gara, con azzurre e azzurri pronti a sfruttare il “fattore campo” per scalare il tabellone.
Al femminile, la donna da battere è sempre Inna Deriglazova. La russa ha già vinto due delle tre gare sin qui disputate e all’ombra della Mole proverà ad allungare ulteriormente la sua striscia positiva, in una gara che le ha già detto bene nel maggio del 2014 (ultima edizione della classica Coppa del Mondo) e nel 2017, quando svettò davanti ad Alice Volpi, Arianna Errigo e Valentina De Costanzo. Ma la campionessa Olimpica in carica dovrà fare i conti con le tante carte nel mazzo di Andrea Cipressa: ci sono le solite note, ma anche, per fare un nome, una Francesca Palumbo galvanizzata dal primo podio in carriera e da una stagione decisamente positiva. E poi attenzione a Martina Favaretto e Serena Rossini, che due anni fa si misero in luce con grandi prestazioni.
Al maschile, c’è un’Italia che sin qui ha letteralmente volato sulle ali dell’entusiasmo e, soprattutto, di grandi risultati. Il podio è stata una costante assoluta da Bonn a Tokyo passando per Parigi, e l’appuntamento con la gara di casa non poteva arrivare in un momento migliore per gli azzurri, pronti a riaccendere la sfida contro gli statunitensi e dare la caccia al britannico Kruse. Tornando in casa Italia, particolare attenzione anche qui sugli atleti più giovani: su tutti, Tommaso Marini, reduce da un bel filotto di successi in Coppa del Mondo Under 20 e che si è ben comportato nelle uscite sin qui concessegli fra “i grandi”.
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