Le parole dei quattro azzurri e del ct Giovanni Sirovich dopo la prova a squadre del Trofeo Luxardo a Padova.
C’è in generale soddisfazione in casa Italia dopo il terzo posto nella prova a squadre di sciabola maschile a Padova. Al termine della gara abbiamo raccolto i commenti dei quattro azzurri protagonisti (Enrico Berrè, Dario Cavaliere, Luca Curatoli, Luigi Samele) e del ct Giovanni Sirovich, che ha speso anche qualche parola sul piazzamento a podio delle ragazze nella gara di Atene.
Enrico Berrè – Siamo contenti, alla fine quando arriva il podio non puoi non esserlo. Anche perchè siamo quasi sempre ai piani alti e questo non può che essere un bene. Anche perchè se ci piangiamo addosso quando arriva la medaglia, quando arrivano gli schiaffi veri cosa dobbiamo fare?
Luigi Samele – Prima ci siamo soffermati a pensare sulla sconfitta con l’Iran e in realtà dovremmo essere felici. Siamo risalti sul podio rinconfermandoci cosa che non è scontata. L’Iran spesso è sottovalutato e invece è una squadra forte. Il livello della sciabola inoltre è altissimo e il podio è tutt’altro che scontato, quindi bene per come la squadra ha reagito oggi.
Luca Curatoli – Due bellissim giorni, oggi purtroppo è mancato la vittoria ma non dobbiamo essere ingordi. Ancora non è il momento di “spaccare” come squadra. L’importante era dimostrare di essere nelle migliori posizioni, e il terzo posto lo è. Quindi non ci lamentiamo e continuiamo a lavorare duro.
Dario Cavaliere – Ho fatto il mio, ho cercato di dare sostegno ai miei compagni e di fare il mio quando sono stato chiamato in causa penso e spero facendo bene. Ringrazio i miei compagni che oggi mi hanno fatto sentire a mio agio, non tirando spesso in queste competizioni ci potrebbe essere dell’ansia e invece loro mi hanno sempre incoraggiato.
Giovanni Sirovich – Anche se il terzo posto per i maschi può sembrare un accontentarsi, va sottolineata invece la grande continuità di rendimento e questo è davvero incoraggiante per il futuro. Stesso discorso per le ragazze, che hanno fatto tre podi in tre gare. Ora la speranza è che dai risultati a squadre possano ottenere la giusta carica per poter crescere a livello individuale.
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Fotografia Trifletti/Bizzi
