L’azzurra prosegue il suo braccio di ferro con la Federazione Italiana Scherma dopo la mancata iscrizione al Grand Prix di Seul.
Sarà in ritiro con la nazionale di fioretto a Tirrenia, Arianna Errigo, per preparare la gara di Tauber, dove peraltro farà parte del quartetto per la prima gara a squadre del cammino di qualificazione verso Tokyo 2020. Ma nel frattempo, la muggiorese prosegue il suo braccio di ferro con la Federazione Italiana Scherma in nome del progetto doppia arma.
L’ultima mossa di una querelle che sembra davvero non vedere la possibilità di un punto d’accordo, arriva proprio dalla Errigo che, tramite l’avvocato Cesare Di Cintio, ha fatto pervenire ai vertici federali una lettera in cui chiede di poter essere riammessa fra le iscritte al Grand Prix di sciabola di Seul del prossimo fine settimana. Gara a cui inizialmente la due volte campionessa del Mondo di fioretto femminile era stata iscritta salvo poi essere esclusa, con l’Italia che al momento risulta avere in entry list soltanto 11 atlete delle massimo 12 che può portare.
Come riportato dal pezzo a firma di Alberto Dolfin nell’edizione del Corriere dello Sport uscito ieri in edicola, a detta dell’atleta lombarda la mancata partecipazione alla prossima gara di sciabola – che in quanto Grand Prix prevede la disputa della sola prova individuale – rappresenterebbe per lei un duro colpo al suo progetto di qualificazione Olimpica nelle due armi. Da qui la decisione di…far salire in pedana l’avvocato Di Cintio per avere spiegazioni sul motivo dell’esclusione dalla trasferta coreana.
E mentre il tempo stringe sempre di più la borsa, si aggiunge dunque un nuovo tassello a quella che ha sempre più i connotati di una guerra di trincea fra due parti che non vogliono assolutamente cedere di un centimetro rispetto alle loro posizioni.
Twitter: agenna85
Fotografia Bizzi
