La corsa degli azzurri si ferma ai quarti di finale. Vincono gli Usa su Hong Kong. Podio per la Corea.
Sliding doors. Il bivio azzurro, quello fra un’altra storia tutta da scrivere e fra ciò che effettivamente è andato agli annali a fine giornata, arriva sul 44-44 della sfida dei quarti di finale contro Hong Kong, dopo una furiosa rimonta di Daniele Garozzo a rimettere in discussione tutto l’assalto e portare la contesa alla stoccata numero 89. Che premia gli asiatici, che avrebbero poi chiuso al secondo posto arrendendosi solo ai soliti Stati Uniti, e invece dirotta gli azzurri nel girone dei piazzamenti dal quinto all’ottavo posto.
E proprio al quinto posto si ferma lo scream team italiano (con Garozzo in pedana Giorgio Avola oltre ai due protagonisti della prova individuale di ieri, Andrea Cassarà e Alessio Foconi), dopo aver messo in fila le vittorie contro i padroni di casa della Russia, regolati per 45-44, e contro la Gran Bretagna. E se indubbiamente si tratta di un piccolo passo indietro rispetto alle ultime prove – maturato peraltro nella gara di avvio del percorso qualificativo verso Tokyo – e, soprattutto, un risultato sottotono viste le premesse della doppietta individuale, il risultato odierno cambia poco o nulla nel ranking a squadre.
Dove continua a volare la formazione degli Stati Uniti. Una garanzia il quartetto a Stelle e Strisce (perlomeno in Coppa del Mondo, il Mondiali si è visto essere ben altra musica), che continua ad inanellare successi: quello di oggi, sancito dal 45-35 contro Hong Kong è il terzo in stagione, il secondo consecutivo dopo quello del Cairo. Gongolano gli Stati Uniti, fa la voce grossa il continente asiatico, con una nuova realtà che si affaccia al gotha della scherma e con la Corea che trova il terzo posto sulla Francia. Se questo è l’aperitivo, la sensazione forte è che da qui alle prossime Olimpiadi con il fioretto maschile ci sarà davvero da divertirsi.
Twitter: agenna85
Fotografia Bizzi
