Italia olè! Gli azzurri vincono la prova a squadre di sciabola a Madrid

Curatoli e compagni battono la Russia in finale e centrano la seconda vittoria stagionale a squadre. Terzo posto per la Corea.

 

La giornata perfetta nel momento migliore per calare l’asso. Madrid, ieri amara per i colori azzurri nella prova individuale, oggi sorride benevola al quartetto di Sirovich nella tappa d’avvio del cammino di qualificazione alle prossime Olimpiadi di Tokyo. L’asse Luca Curatoli, Luigi Samele, Enrico Berrè, con quest’ultimo che nelle prova per quartetti sembra sempre esaltarsi particolarmente, funziona alla perfezione in ogni assalto della giornata: dall’ottavo contro la Gran Bretagna alla finale contro la Russia, passando per i successi contro Francia e Ungheria. Con loro, anche se mai schierato in pedana, il leone Aldo Montano, a completare la classica formazione azzurra.

Non che ci fossero dubbi alla vigilia sulla solidità di un quartetto ormai consolidato e vincente, ma a rendere ancora più speciale questa vittoria, la seconda in una stagione in cui gli azzurri sono stati fuori dal podio solo in occasione dell’esordio stagionale ad Algeri, è il suo peso specifico: iniziare con il piede giusto il cammino verso Tokyo, malgrado l’ottimo piazzamento nel ranking a squadre, era di fondamentale importanza in vista dei prossimi impegni stagionali, dove ci saranno da difendere gli argenti a Europei e Mondiali provando perché no a cambiare quelle medaglie con altre di metallo più prezioso.

Del resto la Corea – alla fine terza dopo essere stata affondata in semifinale dalla Russia – si è rivelata anch’essa vulnerabile e battibile, e anche il maggior spauracchio in campo continentale, l’Ungheria di Aron Szilagy, oggi è stato scollinato alla grande. Così come nettamente è stata battuta la Russia: 45-31, recita il tabellino finale. In mezzo, tanto equilibrio spezzato dal 7-0 di Samele su Lokhanov: la svolta decisiva e, di fatto, la chiusura delle comunicazioni. Da lì infatti, è bastato chiudere in attivo gli altri parziali e gestire con grande tranquillità il tentativo di difficile rientro da parte di Reshetnikov chiuso dalla stoccata numero 45 di Curatoli.

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Fotografia Pavia/Bizzi