Secondi e felici, gli sciabolatori azzurri volano alle Olimpiadi

Italia matematicamente qualificata a Tokyo 2020 dopo il secondo posto in Lussemburgo. Vince la Corea.

 

Di fatto era poco più che una formalità, ma artigliare il pass matematico per i prossimi Giochi Olimpici di Tokyo 2020 dopo una gara conclusa sul podio, l’ennesimo per il quartetto della sciabola maschile azzurra, ha ben altro sapore. Lo sanno bene i quattro moschettieri azzurri, che fanno il paio con le colleghe ad Atene e prenotano anche loro il volo per il Giappone del prossimo fine luglio. E alla fine della giornata l’unico cruccio, forse, rimane quello di non aver potuto brindare alla qualificazione davanti al pubblico di Padova. Ma l’obiettivo era quello di qualificarsi alle Olimpiadi

Una prima volta assoluta per Enrico Berrè e Luca Curatoli, la quinta Olimpiade per la leggenda Aldo Montano. In mezzo, la gioia di una nuova chance a Cinque Cerchi per Luigi Samele, rimasto fuori dalla lotta per Rio 2016 quando l’assurda rotazione delle armi costrinse la sciabola maschile a saltare un giro per quanto concerne la prova a squadre. Ora quella regola non c’è più e l’Italia si gode l’en plein di sei squadre su sei pronte a giocarsi le loro carte per le medaglie pesanti anche in una disciplina dove l’oro manca da 35 anni.

Ci sarà da vedersela con la corazzata Corea, anche oggi in grado di imporre il proprio gioco e la propria legge. Ma il quartetto azzurro, che nel corso del suo cammino ha eliminato Canada, Russia e Ungheria per arrivare al faccia a faccia con gli asiatici. Vincono ancora Oh e compagni, dominando il confronto fin dalle prime battute e chiudendo sul 45-32. Per la rivincita ci sarà tempo, e chissà che non possa arrivare proprio nell’occasione più importante di tutte.

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Foto Bizzi