Marco Fichera: «E ora si fa sul serio»

Ricordo ancora, grazie a immagini sfocate,i primi giorni in cui, all’età di 7 anni, iniziai a fare scherma convinto da un amico. Da quel giorno sono passati ben 13 anni, nei quali si sono susseguite tante emozioni positive e negative difficili da raccontare.

Dopo sei anni passati nelle categorie minori (cadetti e giovani) quello che mi appresto a iniziare sarà il mio primo anno da assoluto. Inutile dire come, con questo passaggio, vadano a cambiare tutte quelle che sono state le prerogative che questo sport ha avuto per me.

Da quest’anno infatti si fa sul serio! Sarei ipocrita se dicessi che fino ad ora non è stato così, perché comunque ci sono stati giorni, mesi e anni di allenamenti, sacrifici, soddisfazioni e pagine negative, ma la realtà dei fatti è che, con la prima gara di Coppa del mondo a Doha, le prospettive cambieranno e con loro si modificherà ancora di più il modo di intendere la scherma, che dovrà essere interpretata in maniera sempre più professionale.

Ho sempre ripetuto a me stesso che lo sport deve portare con sé quell’atmosfera gioviale che ti fa superare anche gli allenamenti più pesanti, ma a questa giovialità ora si aggiungeranno degli obbiettivi futuri ben più difficili da raggiungere rispetto ai precedenti.

Gli under 20 mi hanno lasciato in dote un’eredità abbastanza pesante. Dovrò confermare, negli assoluti, quanto di buono ho fatto fino ad ora, ripartendo da zero con umiltà e abnegazione. Già da qualche anno prendo parte in maniera più o meno costante ai ritiri o alle gare assolute,ma l’ho sempre fatto in un’ottica di crescita che era quasi imposta dalla mia “appartenenza” al mondo degli under20. Da ora in poi affronterò le gare in modo diverso e con logiche diverse, fermo restando che non bisogna mai smettere di crescere, sia tecnicamente che tatticamente.

All’interno del gruppo assoluto vi sono alcune persone che, per il rapporto che intercorre anche al di fuori del mondo ‘scherma’, sono certo mi aiuteranno a crescere. Sono convinto che per poter ben figurare si necessaria, a tutti i livelli, una serenità per poter lavorare con qualità ed organizzazione. E credo che si possa e si debba sempre migliorare.

Marco Fichera

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Foto di Augusto Bizzi per Federscherma

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