Ancora loro i più forti di tutti! La sciabola azzurra sbanca Terni

Dopo il Mondiale arriva anche l’Europeo a TerniBattuta in finale la Polonia al termine di una grande gara. Continue reading

Scherma paralimpica: il riepilogo del week-end di Pisa

I record di Bebe, il primo podio di Emanuele Lambertini, i trionfi di Sarri e Pellegrini. Il riepilogo delle emozioni del fine settimana di Coppa del Mondo di scherma Paralimpica a Pisa. Continue reading

Paralimpiadi, Sarri e Pellegrini i primi in gara nella sciabola

Si apre oggi con la sciabola maschile il programma della scherma in carrozzina alle Paralimpiadi di Rio 2016.  Continue reading

L’Italia per i Giochi Paralimpici: la squadra maschile

La presentazione della squadra maschile in gara nella scherma a Rio De Janeiro. Continue reading

Paralimpiadi: Andrea Pellegrini vola a Rio

 

Ci sarà anche Andrea Alberto Pellegrini fra gli azzurri in gara a Rio 2016 nei prossimi Giochi Paralimpici. L’IPC ha infatti ufficializzato la presenza dello sciabolatore italiano nella lista degli atleti ammessi alla gara. Dove invece non saranno presenti gli atleti russi, squalificati in toto dalle Paralimpiadi a seguito dell’inchiesta della Wada.

Accolto quindi positivamente il ricordo presentato dalla Federazione Italiana Scherma – in concerto con il Comitato Paralimpico Italiano – contro l’esclusione dell’azzurro maturata nei mesi scorsi in seguito a un repentino cambiamento dei criteri di qualificazione imposto dall’IWASF dopo che la griglia degli ammessi era già completata. Soddisfatto il Presidente Federale Giorgio Scarso: «Siamo estremamente soddisfatti per l’ammissione di Andrea Pellegrini – ha commentato il massimo dirigente della scherma italiana tramite il sito federscherma.it –perché l’atleta aveva meritato e guadagnato in pedana il pass di qualificazione! E’ nostra intenzione continuare adesso nel sollecitare un necessario chiarimento ed una non più procrastinabile revisione del sistema di qualificazione paralimpico da parte dell’IWASF».

Sale così a otto la delegazione italiana per le gare di Rio, con Pellegrini che si aggiunge così ad Alessio Sarri, Marco Cima, Matteo Betti, Emanuele Lambertini, Loredana Trigilia, Ionela Andreea Mogos e Beatrice “Bebe” Vio.

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La Federscherma ricorre all’IPC contro l’esclusione di Andrea Pellegrini da Rio

 

La Federazione Italiana Scherma si è ufficialmente mossa per permettere al proprio atleta Andrea Alberto Pellegrini di disputare le Paralimpiadi di Rio 2016 cui lo stesso tiratore azzurro si era regolarmente qualificato al termine del percorso che ha avuto negli Europei di Casale Monferrato la propria tappa conclusiva. Un cambiamento dei criteri di qualificazione introdotto solo all’ultimo al fine di favorire una maggior rappresentanza di stati nelle prove a squadre, ha però estromesso l’azzurro dai Giochi del prossimo settembre.

Da qui il ricorso ufficiale presentato dalla Federazione Italiana Scherma contro la decisione dell’IWASF: lo scopo è quello di rivedere le decisioni prese in merito ai criteri di qualificazione nuovi e il conseguente ripristino di quelli in vigore all’inizio della stagione qualificante. La decisione è stata presa in accordo con il Comitato Italiano Paralimpico.

Così si è espresso, in merito alla questione, il Presidente della Federazione Italiana Scherma Giorgio Scarso per mezzo del sito federale: «Entrare nel merito della vicenda è compito adesso dell’IPC. Ciò che all’intero movimento schermistico italiano sta a cuore è la vicenda di Andrea Alberto Pellegrini che, dopo aver lottato a lungo ed infine ottenuto una qualificazione paralimpica, viene privato del “sogno” di Rio, per via di una modifica ai criteri giunta solo al termine della stagione di qualificazione. Riteniamo doveroso intraprendere questa via ed abbiamo trovato il pieno e sodale consenso da parte del Comitato Italiano Paralimpico. Il nostro obiettivo è quello di portare Andrea Alberto Pellegrini a Rio2016, ma anche di essere apripista di un atteggiamento nuovo da parte delle Federazioni Sportive Nazionali che devono chiedere che tutte le figure internazionali dedicate allo sport paralimpico, si diano delle linee comuni che possano permettere allo sport di giungere ad una reale integrazione. In questo modo abbiamo ancora una volta dovuto constatare come certi organismi legati al paralimpico, debbano ancora a lunog percorrere la strada verso l’integrazione e l’equiparazione a meccanismi, dinamiche ed attività svolte dalle consorelle olimpiche».

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