Come per la prova maschile a Tokyo, anche la prova femminile di St Maur vedrà l’Italia rappresentata da 10 atleti. La giornata di qualificazione, svoltasi oggi, ha visto avanzare al tabellone principale Serena Teo, Chiara Cini, Valentina De Costanzo, Carolina Erba e Beatrice Monaco. Tutte loro hanno così raggiunto le già qualificate Errigo, Di Francsica, Batini, Vezzali e Volpi. Eliminate Camilla Mancini – battuta dalla francese Gebet nell’assalto decisivo per 15-9 – e Valentina Cipriani, la cui gara è terminata al primo assalto di qualificazione per mano di un’altra francese, Virginie Ujlaky.
Per quanto riguarda il tabellone di domani, spicca il derby fra Arianna Errigo e Valentina De Costanzo, mentre Chiara Cini e Valentina Vezzali sono in pericolosa rotta di collisione e potrebbero trovarsi faccia a faccia già al secondo assalto. Questi nel dettaglio i match delle azzurre al primo turno. Inizio gara alle ore 9.00, diretta video e scritta su Pianeta Scherma.
Volpi – Ross (Usa)
Teo – Martines Hauregi (Rus)
Cini – Lu (Usa)
Vezzali – Kim Mina (Kor)
Batini – K. Varga (Hun)
De Costanzo – Errigo
Erba – Sauer (Ger)
Monaco – Blaze (Fra)
Di Francisca – K. Behr (Ger)
Si sono da poco chiuse a Berna le fasi di qualificazione della prova inaugurale della Coppa del Mondo di spada maschile. Dieci gli azzurri impegnati oggi in pedana per provare a raggiungere i già qualficati Paolo Pizzo ed Enrico Garozzo al tabellone principale. Missione compiuta per cinque ragazzi: spicca la prova di Lorenzo Buzzi, che timbra la qualificazione già dopo la fase a gironi. A lui si sono poi uniti, dopo gli assalti di qualificazione diretta, Matteo Tagliariol, Marco Fichera, Lorenzo Brutini e Andrea Baroglio.
Niente da fare invece per Massimiliano Bertolazzi, Gabriele Cimini, Luca Ferraris, Andrea Santarelli e Gabriele Bino. Questi gli accoppiamenti del primo turno per quanto riguarda i match degli azzurri:
Tagliariol – Gustin (Fra)
Buzzi – Herey (Ukr)
Garozzo – Fonson 8Fra)
Bruttini – Szeny (Hun)
Baroglio – Fayez (Egy)
Pizzo – Kostka (Pol)
Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma