Spade spuntate

Ad Heidenheim non brillano gli italiani. Garozzo 19esimo, Bino 24esimo. Vince Nikishin.

Vince Nikishin. Davanti a Redli. Terzi Silvio Fermandez e Jiri Beran. Per trovare il primo italiano nella prova di Coppa del mondo di spada disputatasi ad Heidenheim bisogna arrivare fino al 19esimo posto di Enrico Garozzo e al 24esimo di Gabriele Bino. Due atleti nei 32, altri due nei 64. Un bottino decisamente magro per la spedizione azzurra, partita per la Germania con 12 atleti ed era stata falcidiata dalle aualificazioni, dove, tra gli altri, si erano fermati il campione olimpico di Pechino 2008, Matteo Tagliariol, e quello mondiale di Catania 2011, Paolo Pizzo.

Fuori nei 64, invece, Diego Confalonieri e Marco Fichera, spinti fuori dalla gara dal vento dell’estremo oriente, sconfitti dal giapponese Minobe e dal cinese Ni. Al di là di una gara che ha sorpreso per la presenza sul podio di due atleti che girano piuttosto lontani dalla top 10 come Redli e Beran, l’Italia non può ritenersi soddisfatta. Pensare che Bino è uscito contro il campione del mondo Novosjolov, e che Garozzo è stato eliminato da un Redli evidentemente in stato di grazia, non basta a cancellare l’amarezza per una gara cominciata male e finita nello stesso modo.

Aver conquistato, dall’inizio della stagione, una sola finale a otto (il secondo posto di Garozzo a Doha), non è un buon segno, non quello che ci si sarebbe aspettati. Domani c’è una prova d’appello fondamentale, la gara a squadre. Bino, Garozzo, Pizzo e Tagliariol dovranno fare di utto per migliorare il quinto posto conquistato a Legnano. Le qualificazioni olimpiche si avvicinano, il tempo e i margini d’errore si riducono.

Twitter: GabrieleLippi1

Foto di Augusto Bizzi per Federscherma
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