Addio odiato Plexiglass

Dal primo marzo cancellate le maschere trasparenti. Criticate e sospette da sempre. Eccone la storia.

 

La Federazione Internazionale di scherma fa marcia indietro, e 15 anni dopo cancella le maschere con il visore trasparente. Era il dicembre del 1999 quando, a Losanna si decise che a partire dal gennaio seguente sarebbero state introdotte le nuove maschere protettive con visiera in plexiglas, o anche detto lexan, per tutte le armi.
Tra le varie motivazioni di tale scelta, ci fu anche la ricerca di una maggiore spettacolarità della scherma, per ovvie esigenze televisive.

L’introduzione di questa innovazione, ha coinvolto, da subito, maggiormente la sciabola, secondariamente il fioretto (nello stesso anno venne introdotto anche il bersaglio valido della bavetta), e in seguito la spada. Ma quali furono i motivi di tanto scompiglio circa le nuove maschere?

Innanzitutto, il lexan, è un materiale molto particolare. Inventato in Germania nel 1928, di norma è molto trasparente, più del vetro, al punto che possiede caratteristiche di comportamento assimilabili alla fibra ottica, e con la proprietà di essere più o meno in percentuali diverse, infrangibile a seconda della sua “mescola”. Per queste caratteristiche è usato nella fabbricazione di vetri di sicurezza e articoli similari, nei presidi antinfortunistici, nell’oggettistica d’arredamento o architettonica in genere.

Il Plexiglas ha un punto di rottura superiore al vetro e inferiore al policarbonato, ma è anche più tenero e sensibile ai graffi e alle abrasioni. Per questi motivi, sono state introdotte delle misure particolari, come la sostituzione periodica della visiera. Questi cambiamenti devono seguire una prassi ben definita.Durante il montaggio, non bisogna esercitare alcuno sforzo nel posizionare il visore, se è sotto tensione, infatti,  questo diventa molto fragile.

Un altro accorgimento importante riguarda la durata. Infatti, siccome le proprietà del materiale degradano con il passare del tempo, ogni elemento non può avere più di due anni. Ulteriori svantaggi, dal punto di vista pratico, sono che il lexan si danneggia anche al contatto con determinati prodotti chimici, e soprattutto, può deteriorarsi a basse temperature, fattore che è molto frequente trovare nei cargo degli aerei, utilizzati per le numerose trasferte agonistiche.

Per questi e altri motivi, da subito si manifestarono le prime controversie a riguardo. Durante i Campionati Europei Juniores che nel novembre del ’99 si svolsero a Odense, in cui vennero utilizzate le nuove maschere con visiera, nell’assalto tra il fiorettista italiano Lari e un lituano, quest’ultimo venne ferito al volto, a causa della perforazione della sua visiera. La Commissione Medica della Confederazione Europea di Scherma, avanzò sin da subito qualche perplessità riguardo la sicurezza offerta da queste visiere. In quell’occasione la Federazione Svedese prudentemente mise le mani avanti, sostenendo che «affinché il lexan mantenga le sue proprietà è comunque necessario fare attenzione a come viene trattato. Il materiale è suscettibile di diversi tipi di difetti, e questo lo si sa da molto tempo. Ci sono quindi diverse possibili cause per quanto è successo ieri». La nostra Federazione, invece, non espresse mai giudizi negativi a riguardo.

Pochi mesi prima, in un Club in Venezuela, durante un allenamento di spada, un atleta ebbe il visore spezzato dalla punta del suo avversario e pare rimase in coma alcuni giorni. Ma non si riuscirono ad avere più notizie e rimase ignoto il materiale che era stato utilizzato. In questo Paese, subito la Fie proibì l’uso della maschera con visiera nella spada. Dopo poco, nell’espletarsi del Challenge Australia, valido come prova di Coppa del Mondo, si verificò un altro episodio a sfavore delle nuove maschere oggetto di discussione. In pedana erano presenti gli spadisti, tra cui i nostri Alfredo Rota e Paolo Milanoli, alcuni di loro si presentarono in gara con le nuove maschere e, ricevettero un secco diniego da parte degli arbitri, i quali scelsero di far gareggiare tutti gli atleti con la maschera tradizionale a retina. A seguito di questo evento, Rota e Cuomo, si appellarono alla Fie, protestando contro l’innovazione inserita proprio nell’anno olimpico, dopo pochi mesi, infatti, si sarebbero disputati i Giochi Olimpici di Sidney 2000.

Come noto, da alcuni anni, la maschera con visore trasparente in lexan viene utilizzata solo per la sciabola; da diverso tempo, infatti, ne è stato vietato l’utilizzo, dapprima per la spada e successivamente per il fioretto. Dal 1° marzo 2014, terminerà l’avventura controversa del tanto criticato vetrino in plexiglass. La Fie ha infatti posto fine alle vicende delle maschere trasparenti, alla loro dubbia sicurezza, alla loro manutenzione meticolosa e alla scadenza dei due anni per il cambio, tornando alle tradizionali per tutte le armi.

Twitter: CarolaDiGiorgio

Fotografia di Alessandro Gennari per Pianeta Scherma
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