Il ritorno dei fiorettisti

La Coppa del Mondo fa tappa a La Coruña. Si riparte dal secondo posto di Cassarà a Parigi.

 

É di nuovo tempo di riaccendere i motori per i fiorettisti. Ormai quasi un mese è passato dall’ottimo debutto nel CIP di Parigi: una gara difficile per gli azzurri, quasi tutti fermati al primo assalto, ma che si è comunque conclusa con il secondo posto di Andrea Cassarà, battuto in finale dal francese Enzo Lefort. A questo vanno aggiunte la grande prestazione di Daniele Garozzo, fermato da Cassarà nei quarti di finale, e il piazzamento fra i primi otto di Andrea Baldini, che ancora una volta ha dovuto arrendersi di fronte alla sua “bestia nera”, il tedesco pluridecorato Peter Joppich.   Ma non solo: la prova a squadre del giorno successivo, ha messo in mostra un’Italia forte anche senza Andrea Cassarà, guidata autorevolmente da Andrea Baldini alla vittoria finale, proprio ai danni degli atleti di casa.

Ora arriva l’appuntamento spagnolo, un’altra prova classica di Coppa del Mondo che prevede tanto la prova individuale quanto quella a squadre. Il tempo intercorso dal debutto parigino è servito per affinare ulteriormente la preparazione e lo stato di forma dei nostri atleti, chiamati ad affrontare le sfide sempre più difficili di un circuito, quello del fioretto maschile, in cui si stanno affacciando sempre più atleti di alto livello. Perchè, infatti, se nel fioretto femminile il gap fra le nostre fiorettiste e la concorrenza è ancora elevato, in campo maschile la concorrenza è molto più agguerrita: i soliti avversari russi, i francesi in pieno ed efficace rinnovamento della squadra, gli americani (fra cui il neo-numero uno del ranking Gerek Meinhardt), i britannici Kruse e Davis, le vecchie volpi come il tedesco Peter Joppich. Da venerdì, per chi sarà impegnato nelle fasi di qualificazione, sarà ora di ricominciare a dare battaglia e provare l’accesso al tabellone principale, dove ci sono già i quattro golden boys di Londra e Budapest. Domenica saranno proprio loro a tirare nella prova a squadre, con un Cassarà in più nel motore, dopo l’assenza precauzionale di Parigi per un piccolo fastidio muscolare “reataggio” della prova individuale del giorno prima.

Nell’ultima edizione disputata, la vittoria è andata al russo Artur Akhmatkhuzin, con il secondo posto appannaggio del coreano Jun Heo, mentre sul terzo gradino del podio sono saliti gli americani Alexander Massialas e Gerek Meinhardt. A un passo dal podio si erano fermati tanto Andrea Cassarà quanto Andrea Baldini, rispettivamente quinto e sesto, mentre Giorgio Avola aveva terminato nono. Trionfo azzurro invece nella prova a squadre, con il quartetto italiano che si è imposto 45-30 sugli Stati Uniti, mentre la lotta per il terzo posto ha visto prevalere la Russia sulla Germania, con il punteggio di 45-36.

Twitter: agenna85

Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma
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